Lavori in corso nel parco archeologico di Cava Ispica: è stata chiusa la zona dell’antico Castello. Le visite turistiche in quell’area sono state bloccate dalla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Ragusa per motivi di sicurezza. 11 sito archeologico, di grande interesse come l’intera vallata, è compreso fra le aree di cantiere in cui vengono eseguiti dei lavori finanziati mediante il "Por-Sicilia 2000-2006 asse 2, misura 2.0.1, azione B, circuito aree archeologiche". Il progetto ha per fine il restauro, la tutela e la valorizzazione del parco archeologico Cava Ispica-Modica, cioè la parte che ricade nel territorio modicano. Il divieto d’accesso s’è reso necessario sia per l’incremento di visite turistiche che si verifica in questo periodo, sia perché si ritiene che nel periodo estivo il numero dei fruitori è destinato a crescere e non sussistendo delle condizioni di sicurezza in tal senso si è passati al classico "divieto d’accesso ai non addetti ai lavori". Il provvedimento della Soprintendenza è stato notificato al sindaco, all’impresa Ati-Bcg Costruzioni di Gela, incaricata delle opere, e al personale di custodia del parco archeologico per farlo rispettare. La zona del Castello si trova in un’area con rupi quasi a picco e con grotte che finora sono state in buona parte nascoste da cespugli e da alberi. La rupe maestosamente torreggian-te del Castello annovera ben quattro piani di grotte, regolarmente distribuite e tutte comunicanti fra di loro attraverso buche che sono state realizzate agli angoli dei vani scavati nella roccia. Il piano superiore, di cui manca la parte anteriore e al quale si può accedere solamente mediante una lunga scala a pioli e comunemente detta "Il colombaio", in quanto rifugio di volatili di varia specie.
Il complesso del Castello, anche se si presenta molto simile anche dal punto di vista archeologico al resto di Cava Ispica, ha suscitato nei tempi un particolare interesse e tanto fascino specie per la poco accessibile posizione e per l’aspetto di un vero e proprio fortilizio. Ovviamente si tratta di una struttura altamente strategica La chiusura ai visitatori a Cava Ispica non riguarda l’intero parco archeologico, com’è facile notare cosicché restano fruibili le altre preziose vestigia. Quindi la Ladreria, l’enorme caverna con due larghi ingressi, che per ventotto metri s’interna nella montagna, e che si divide in tre gallerie, di cui la più importante le centrale comprende loculi sia sulle pareti che sul suolo, costituendo un sepolcreto molto somigliante alle catacombe di Siracusa. E ancora al centro di visite la tomba a finti pilastri di Baravitalla, la Grotta dei Santi e la Grotta della Signora, per andare alla Spezie-ria, con incavi alle pareti, da simulare una bottega di speziale e una vasta buca sul pavimento, dentro la quale la tradizione vuole si tenesse il grande mortaio per la preparazione dei farmaci.
GIORGIO BUSCEMA