Bene la definizione del credito con Modica, ma Scicli ci rimette oltre 4 milioni di euro

arrivo in Municipio

“Se da un canto non possiamo che dirci soddisfatti per la definizione dell’annosa questione dei crediti che il Comune di Scicli vantava nei confronti del Comune di Modica, dall’altro è nostro dovere portare a conoscenza della cittadinanza tutti i termini della questione, posto che riteniamo il comunicato stampa diffuso da Palazzo di città nella giornata di ieri incompleto

e poco chiaro nella parte relativa agli interessi legali”. Gli ex consiglieri comunali ​Marco Causarano, Mauro Ingallinesi, Massimo Ciavorella, Peppe Puglisi e Gianpaolo Aquilino a seguito della transazione sottoscritta dalla triade Commissariale di Scicli dello scorso 3 settembre che accetta una decurtazione di credito di oltre 4 milioni di euro che, come risulta dal verbale sottoscritto dai due enti il 6 marzo 2012, la cifra che veniva definita fra i due enti ammontava a 9.997.779,29 euro.
D’altro canto, che “la proposta del Comune di Modica risulta il minimo accettabile sulla base del credito accertato, depurato dei pregressi interessi e che la rinuncia agli stessi comporti un sacrificio notevole dell’Ente” è ammesso dagli stessi Commissari nella proposta di delibera n. 11 del 3/9/2015 che gli stessi hanno approvato.

“Che il bicchiere si veda mezzo pieno e mezzo vuoto sarà ciascuno sciclitano a giudicarlo secondo la propria sensibilità, a noi che abbiamo seguito passo per passo la vicenda nella nostra esperienza consiliare tocca ricordare che l’accordo concluso due giorni fa è il frutto di oltre un anno e mezzo di lavoro.

Dall’esposto alla Procura della Corte dei Conti del novembre 2013 per denunciare l’insolvenza modicana (quando assessore al Bilancio era Sandro Gambuzza), all’azione giudiziaria intrapresa nel giugno 2014 (assessore al Bilancio Gianni Trovato), per arrivare all’interrogazione trasmessa a Ministero degli Interni, Corte dei Conti e Cassa Depositi e prestiti il 23 febbraio 2015 per sollecitarne l’intervento (promossa dal Consigliere Giorgio Vindigni, cui il consiglio comunale ha aderito per intero), le iniziative che hanno portato Modica a chiedere ai Commissari di sedersi ad un tavolo per discutere sono tante e decise.

Magari ci sarebbe da chiedere perché mai i Commissari si sono risoluti a sottoscrivere un accordo che è “il minimo accettabile”, dopo che il Sindaco Abbate era stato praticamente “costretto” a chiedere nuovamente una transazione a Scicli (una transazione, per definirsi tale, deve prevedere un sacrificio di entrambe le parti!) dalla diffida del 19 agosto scorso della Cassa Depositi e Prestiti che altrimenti avrebbe chiesto la restituzione delle somme erogate anche per pagare Scicli (D. 35 e 66) e dalla diffida della Corte dei Conti che – entro il prossimo 7 settembre – gli chiede conto e ragione dei debiti fuori bilancio per approvare il piano di riequilibrio del suo ente.

Ma la valutazione su questi fatti, lo abbiamo già detto, dipende dal vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”.

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