EQUIPE SOCIO PSICOPEDAGOGICA, ELIMINATA LA FIGURA DELL’ASSISTENTE SOCIALE. BARRANO: “IL COMUNE DI VITTORIA HA RESO PEGGIORE UNO DEI SERVIZI CHE FUNZIONAVA DAVVERO. PER QUALE MOTIVO?”

daniele barrano

Il Comune di Vittoria, negli ultimi tre anni, tramite borsa lavoro, ha istituito un bando per supportare l’attività dell’assessorato ai Servizi sociali nelle scuole di primo grado. Il servizio è stato rivolto in particolare ai minori residenti in città. Un vero e proprio sostegno nei confronti di chi ne ha avuto bisogno. “Ora, però, qualcosa è cambiato, in peggio naturalmente – dice il consigliere comunale Daniele Barrano –

e voglio spiegare di cosa si tratta. In questi ultimi due anni, il bando ha richiesto espressamente l’utilizzo di quattro figure professionali: assistenti sociali, psicologi, pedagogisti e mediatori linguistici, tutti da inserire nell’equipe socio-psicopedagogica che ha esercitato l’attività in questione. Ma c’è di più. Nell’anno scolastico 2014-2015, grazie all’intervento dell’ex assessore alla Pubblica istruzione, Piero Gurrieri, il Comune di Vittoria, dopo aver valutato con attenzione il fenomeno e la problematica, aveva istituito un bando richiedendo altre figure professionali per contrastare la dispersione scolastica attraverso l’utilizzo di tre assistenti sociali in più per occuparsi soprattutto delle visite domiciliari e ottenere un contatto diretto all’interno dell’habitat domestico. I dati parlano chiaro. Dall’1 novembre 2014 al 30 maggio scorso, le due equipe hanno svolto un lavoro proficuo, nonostante i componenti delle stesse siano stati pagati con somme non certo all’altezza delle professionalità di cui erano in possesso visto che si tratta di borse lavoro, facendo registrare numerosi casi di rientro di minori a scuola. Visto che si trattava di un progetto che funzionava, che cosa ha pensato di fare il Comune di Vittoria? Il 14 agosto scorso viene pubblicato un bando in cui si parla solo di presidio psicopedagogico e servizio di mediazione linguistica. In pratica, non solo viene di fatto eliminata la seconda equipe che si occupava dei casi di dispersione scolastica ma il primo gruppo di lavoro viene privato dell’apporto degli assistenti sociali visto che il bando richiede esclusivamente l’utilizzo di psicologi, pedagogisti e mediatori. Ci chiediamo: ma che senso ha tutto ciò? Perché mortificare il ruolo, importante, dell’assistente sociale? Ci vorrà dire forse l’assessore Gaetano Bonetta, lui che da accademico si occupa di queste tematiche, che l’impiego di tale figura professionale non ha un senso compiuto? Neppure quando si tratta di aiutare minori che hanno bisogno di attenzione massima perché possano rientrare a scuola? Eppure, anche a livello regionale viene riconosciuta la validità dell’assistente sociale. Il rispetto dei ruoli e delle funzioni di ciascuna figura professionale costituisce, a nostro modo di vedere, uno dei requisiti di qualità del servizio”. Il consigliere Barrano chiede di capire il motivo di una scelta che renderà il servizio peggiore. “Per non parlare del fatto – aggiunge – che andranno perse alcune occasioni legate alle borse lavoro sebbene andiamo contestando da tempo i criteri di selezione che, secondo noi, non possono essere applicabili pure ai professionisti. Infatti, non è possibile che abbia maggiore valore, ai fini delle valutazioni finali per decidere chi vince il bando, il reddito annuale di ciascun soggetto, ad esempio, piuttosto che i meriti e i titoli professionali”.

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