L’introspezione di Saro Cannizzaro. L’umiltà di non “tirarsela”. Andrea Sales, l’umiltà di essere un grande senza farlo notare

andrea sales

Sono bastati due incontri per capire che spesso i pregiudizi sono sbagliati. Mi è capitato rimanendo per qualche ora in compagnia di Andrea Sales, psicologo e direttore generale del Centro Paradoxa di Treviso, opinionista a Canale 5, uno insomma che se potesse “potrebbe tirarsela”. Nei suoi confronti, non avendolo mai incontrato ma solo avendolo visto in Tv, la mia impressione non era granchè positiva, cioè non mi era simpatico: ci siamo incontrati la prima volta e ci siamo salutati con la “rituale” stretta di mano,

ci siamo rivisti la seconda volta e ci siamo lasciati con un forte abbraccio e l’impegno a rivederci. Istitintivamente non ho potuto fare a meno di postare sul suo profilo Facebook ciò che sentivo dentro e che probabilmente era frutto di poche sue parole o gesti che mi hanno indotto ad aprirmi(del resto il lavoro di tali professioni è proprio questo): “Caro Andrea – ho scritto – nella mia vita ho conosciuto due grandi personaggi che nonostante il loro grande valore culturale e professionale “spruzzano” modestia: uno è il compianto ex presidente del Tribunale per i Minori di Catania, Giombattista Scidà(1989), l’altro sei proprio tu(2015). Un onore averti conosciuto”. E mi ha pure risposto: “I rapporti si fondano anche sulle diversità, perché il senso dell’amicizia trova il modo di far scorrere valori condivisi…Sono felice, grazie a Saro”! Un segno della vita per uno che nel suo intimo ha tante lavorazioni, uno che, talvolta,   viene definito “una spugna”(ma sono praticamente astemio)perchè riesce ad assorbire tanto e tutto con   le conseguenze che ne vengono fuori. Una dimostrazione, ecco lo scopo di questa riflessione, di come si può essere  grandi persone,  grandi personaggi e, contemporaneamente, essere umili. Anni fa per parlare con un modesto dirigente comunale(non dico la città)dovevi passare tra due segretarie e una telecamera(il paragone è servito). Il mio augurio per tutti i nostri lettori è quello di incontrare sulla propria strada un “Andrea Sales”,perchè sarebbe come venire a Modica e non visitare il Duomo di San Giorgio.

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