L’OSSERVAZIONE DAL BASSO…di DIRETTORE. LETTERA AGLI STUDENTI: BUON ANNO SCOLASTICO !

DOMENICO PISANA

Il 14 settembre suona in Sicilia la campanella e migliaia e migliaia di studenti ritornano a scuola. Cari giovani, inizia dunque il vostro cammino scolastico, che vi vedrà insieme apprendere, riflettere, discutere e dialogare con i docenti e tra di voi in vista di un orizzonte di crescita umana, culturale e civile. La scuola, non certo quella delle carte e della burocrazia aziendale ma delle relazioni educative, non vi ritiene numeri, né tanto meno recipienti da riempire di semplici nozioni; so che siete pieni di vita, di speranze e di attese, ma credo anche di conoscere le vostre ansie, le vostre paure e difficoltà, i vostri bisogni e desideri.

Fatevi una domanda, semplice, scontata, ma importante: cosa chiede ai giovani la scuola? Vi chiede anzitutto lo sforzo della ricerca e dello studio, dell’apprendimento e della costante e attiva rielaborazione quotidiana dei contenuti culturali; vi chiede la pazienza del dialogo e della diversità, della tolleranza e dell’applicazione che ripaga nel tempo il sudore della fatica giornaliera.
La scuola buona vi chiede di dare sapore e significato allo scorrere delle vostre giornate scolastiche, camminando sui sentieri di tutte le discipline dell’Indirizzo da voi scelto con il desiderio di arricchire il vostro bagaglio culturale e di cogliere la pertinenza e l’efficacia del sapere nella vostra vita; vi chiede di non scoraggiarvi quando le difficoltà sembrano aprire l’orizzonte dell’insuccesso e i frutti del vostro impegno rimanere nell’attesa della maturazione; vi chiede il sorriso e la gioia della vostra età, perché il vostro essere in cammino nella comunità scolastica non sia un “parcheggio” o un inganno del tempo, ma un patrimonio in grado di darvi la comune speranza in un domani migliore. Vi chiede, infine, l’onestà e la correttezza, la responsabilità e l’autocritica nella relazione educativa con i docenti, con i compagni di classe e con la comunità scolastica nel suo insieme; vi chiede il rispetto della legalità, delle strutture, degli oggetti e delle attrezzature con le quali sarete chiamati a lavorare. Ma la scuola cosa vi offre in cambio? Ecco la seconda domanda, anch’essa semplice ma importante.
La scuola buona sarà tale se saprà suscitare in voi interesse motivazioni allo studio delle discipline, all’impegno, al far meglio, a capire il passato e il presente, per aiutarvi a saper essere uomini solidali e cittadini del nostro tempo; se saprà altresì offrirvi l’esperienza umana, culturale, professionale e valoriale di docenti e di educatori che si spendono ogni giorno per farvi apprezzare e amare la cultura in tutti i suoi ambiti(storici, letterari, filosofici, religiosi, linguistici, scientifici, artistici, sportivi, professionali e tecnici ecc…)nonché la bellezza della vita e della conoscenza, facendovi così acquisire tutte quelle abilità e competenze che potranno aiutarvi ad inserirvi con consapevolezza nel mondo del lavoro; se saprà, infine, farvi cogliere la bellezza e il gusto del sapere, anche quando occorrerà quel “supplemento d’anima e di impegno” per superare difficoltà di metodo e la fatica dello studio e dell’applicazione seria, puntuale, critica e rigorosa.
Vi auguro buon anno scolastico, cari studenti, con la consapevolezza – come dico in alcuni versi di una mia poesia della raccolta “Oltre il silenzio della parola” del 1990 – che in ogni istante del nostro tempo

“…… Rimane l’attimo di parole gioviali:
poi guardiamo lontano verso la collina
dove gli alberi attendono il riposo dei passeri;
viaggiamo tra speranza e nostalgiche memorie
fin quando un giorno oltrepasseremo la siepe.
Viviamo appesi ai fili del mistero,
uomini in terra straniera. Ora tizzoni accesi
ora petali di rosa sbocciata;
ora cavalli furibondi
ora profeti di nuove speranze,
fin quando oltre il fuoco
la nostra sorte non sarà decisa”.
Buon anno scolastico a tutti voi!

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