Pozzallo, illeciti in tema urbanistico-edilizio? Esposto in Procura

palazzo_pandolfi_pozzallo

Esposto – denuncia alla Procura della Repubblica di Ragusa, al Comune di Pozzallo, alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Ragusa e diffida penale allo stesso ente civico da parte dell’avvocato Corrado Di Stefano, per conto di un proprio assistito e, più in generale,

di quello dei residenti del “salotto buono” della cittadina rivierasca. Il legale ha infatti “segnalato” alle autorità preposte “probabili” nonché gravi possibili illeciti in dispregio della vigente normativa in materia urbanistica-edilizia inerenti alcuni locali ad uso commerciali adibiti a luoghi per la somministrazione di cibi e bevande, con tanto di musica ad alto volume fino a notte fonda posti in gran parte nello storico Palazzo Pandolfi (immobile vincolato dalla Soprintendenza). Secondo il legale addirittura all’ interno di alcuni fascicoli inerenti le concessioni edilizie non è stata rinvenuta la prescritta documentazione mancano quindi i giustificativi che sgomberino il campo da dubbi su presunte violazioni che dovranno essere accertate dagli organi inquirenti. A ciò si aggiungono delle probabili difformità in ordine ai requisiti obbligatori per locali del genere, quali, ad esempio, la presenza di servizi igienici adeguati e gli ingressi destinati ai diversamente abili.
Addirittura un noto locale commerciale risulta sprovvisto del prescritto certificato di agibilità in barba alle più elementari norme in materie.
L’avvocato Di Stefano dopo aver avuto rassicurazioni circa un immediato intervento da parte dell’ufficio preposto per accertare e sanzionare quanto eventualmente riscontrato dalla lettura dell’esposto , a distanza di 3 mesi nulla “sembra” si sarebbe mosso per ripristinare la legalità anche dal punto di vista amministrativo, per cui il legale , non avendo alcun riscontro, è stato costretto ad inviare una diffida penale richiedendo quali eventuali provvedimenti siano stati posti in essere dagli uffici preposti.
Proprio l’ente, sebbene informato di queste circostanze, stando a quanto dichiarato dal legale non avrebbe disposto un immediato sopralluogo per accertare ed eventualmente sanzionare i presunti abusi ed aggiunge ancora l’avvocato “dulcis in fundo”, non si sa come i proprietari ed i gestori dei predetti locali, sembra che siano venuti a conoscenza della segnalazione e si siano attivati per rimediare in tutta fretta ed evitare cosi i probabili provvedimenti sanzionatori approfittando dell’inerzia sostanziale del Comune che “sembra” non abbia immediatamente provveduto a “cristallizzare” quanto evidenziato nell’ esposto.

“Vengo ora a conoscenza di questa situazione – dice il sindaco, Luigi Ammatuna -. Nelle prossime ore sarà mia premura verificare presso gli uffici comunali preposti le modalità di rilascio delle autorizzazioni ed eventualmente assumerò le necessarie determinazioni”.

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