L’ufficiale giudiziario la scorsa sa mattina si è presentato a casa Guarascio, in Via Brescia a Vittoria per tornare a chiedere il rilascio della casa. A distanza di due anni dalla tragedia che ha registrato la morte del proprietario, Giovanni Guarascio, 64 anni, che all’epoca si diede fuoco in segno di protesta. La sua casa era stata venduta all’asta per un debito di circa 10 mila euro, per poco meno di 30 mila euro a fronte di un valore di circa 150 mila.
L’ufficiale giudiziario, presenti i poliziotti della digos per garantire l’ordine pubblico, ha concesso un altro mese di tempo(tornerà il prossimo 5 novembre) visto che l’acquirente sembra non voglia sentire ragioni e pretende il rilascio dell’immobile. Il giudice si è riservato di decidere. La famiglia vorrebbe ricomprare la casa attraverso una colletta. Il Comitato No Aste chiede al Prefetto di sospendere la vendita.