Giombattista Ballarò….Omicidi di Stato

Ballaro'

Non può ritenersi omicida solo chi si rende materialmente autore dell’uccisione d’una persona; lo è anche chi, per propria inettitudine, consente il verificarsi di morti quotidiane senza preoccuparsi di varare quelle norme che ne impedirebbero il perpetuarsi.
Nel caso in questione è da ritenersi omicida lo Stato italiano ed il suo Governo!

Da molti mesi è stato annunciato d’introdurre la legge per il reato d’omicidio stradale, ma ad oggi l’Italia non ha una legislazione adeguata in merito a questo specifico reato. Il 10 giugno scorso il Senato ha approvato il testo della legge ma le fibrillazioni che interessano i Parlamentari per l’infinita discussione sulla legge elettorale ed in particolare sulle modifiche dell’elezione diretta dei Senatori, fanno giacere in qualche cassetto il varo definitivo della norma sull’omicidio stradale che eviterebbe la perdita di tante vite umane. Sarebbe bastato che decidessero sull’eliminazione del Senato !
Il solo mese di agosto ha registrato 113 episodi gravi, con 23 morti e 110 feriti. Numeri che significano, da soli, il 25% della mortalità stradale da pirateria di tutti i primi 8 mesi del 2015 e triplicano il dato dell’agosto 2014 (78 eventi, 8 morti e 90 feriti).
Basterebbero solo questi numeri per rendere prioritario il provvedimento rispetto a tutto il resto di cui si occupano i nostri rappresentanti istituzionali. Ma anche in questa materia stanno mostrando tutta la loro ignavia.
L’inadeguatezza di questo Governo si esplicita anche su un aspetto che è strettamente collegato all’omicidio stradale;in una percentuale elevatissima degli incidenti stradali è emerso che i conducenti erano sotto l’effetto di alcol e/o droghe. Se ne deduce che nel nostro Paese la circolazione e l’uso di alcolici e sostanze stupefacenti rimangono fuori da ogni controllo e non certo per inadeguatezza delle forze dell’ordine ma per l’applicazione di leggi che non determinano effettivi deterrenti.
Sarebbe il caso che finalmente gli strapagati Parlamentari si occupassero di questioni serie come quella in esame e mostrassero meno il proprio interesse per questioni che di fatto interessano solo loro.
Sarebbe un fatto di civiltà ed un atto di giustizia verso le vittime della strada i cui parenti non riescono più a tollerare che gli assassini dei loro congiunti paghino con qualche mese di carcere o addirittura di arresti domiciliari.
Attendiamo solo un rigurgito di dignità istituzionale!

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