Modica, a muso duro consiglieri di maggioranza, D’Antona e Castello. E c’è aria di querele

vito d'antona

ivana castelloVito D’Antona e Ivana Castello fanno fronte comune per replicare ai consiglieri comunali della maggioranza che sostiene il Sindaco a seguito del batti e ribatti tra i due esponenti rispettivamente di Sel e del Pd. “Impiegano buona parte del loro tempo ad occuparsi di alcuni consiglieri dell’opposizione, quando invece potrebbero impegnarsi di più e meglio per la loro città” è la prima freccia che D’Antona e Castello lanciano.

L’ultimo comunicato emesso nei confronti dei consiglieri Castello e D’Antona ha indotto proprio questi ultimi ad “una smentita ed una corretta ricostruzione dei fatti, per rispetto della verità e dei cittadini” e non è improbabili che i toni unilizzati ultimamente dalla maggioranza possano finire in una denuncia penale per calunnia.
“Non è vero che abbiamo disertato la riunione del Consiglio Comunale del 2 ottobre – spiegano – per il semplice fatto che siamo arrivati nell’aula consiliare pronti per lavorare soltanto con qualche minuto di ritardo e quando ancora il Presidente stava dichiarando sciolta la seduta per mancanza del numero legale;
non è vero che la riunione era stata fissata quel giorno e su nostra richiesta, in quanto la seduta era stata originariamente convocata per il 23 settembre; dopo la discussione di un primo punto all’ordine del giorno, era stata già rinviata prima per lunedì 28 settembre e poi, su richiesta del Sindaco, spostata a giovedì 1 ottobre”. Il primo ottobre i consiglieri Castello e D’Antona erano regolarmente presenti sia all’appello delle 19,30 che a quello delle 20,30, ma l’assenza di numerosi consiglieri, di cui gran parte della maggioranza, ha causato il rinvio, per legge, al giorno successivo.
“Se venerdì un discreto numero di consiglieri della maggioranza fosse stato presente si sarebbe raggiunto il numero legale e si sarebbero avviati i lavori che avrebbero visto già dall’inizio la nostra presenza; non è vero che l’eventuale nostra assenza avrebbe impedito la discussione, in quanto l’ordine del giorno era composto da due argomenti: le interrogazioni, e non solo le nostre ma di altri sei consiglieri, di cui alcuni presenti, e del Piano triennale delle opere pubbliche.
I consiglieri della maggioranza spieghino pubblicamente alla città e ai loro elettori perché forti di sedici consiglieri, non sono riusciti a garantire il numero legale per ben tre appelli, provocando una spesa inutile a carico dei cittadini.
Qualcuno spieghi ai consiglieri di maggioranza che si è maggioranza non solo per l’alto numero di consiglieri eletti e a sostegno delle proposte del Sindaco che vince le elezioni, ma in primo luogo per garantire il numero legale e quindi il funzionamento del Consiglio.
Tre appelli a vuoto per assenze ingiustificate rappresenta un numero troppo elevato per passare indifferente”.

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