“L’arroganza e la presunzione del sindaco di Modica non conoscono confini e ritengo non abbiano pari nel panorama politico dell’area iblea. Il gusto di apparire lo spinge a disconoscere l’abc della deontologia politica oltre a non rispettare il lavoro compiuto dagli altri. Il tutto per andare incontro a topiche clamorose. E’ il caso della cantonata colossale che il primo cittadino ha preso con la vicenda della creazione di un distaccamento di riabilitazione al Busacca di Scicli
di cui ha dato comunicazione dopo un incontro con il direttore generale dell’Irccs di Messina, Angelo Aliquò. Il sindaco ha scoperto l’acqua calda visto che da più di un mese questo percorso era già stato tracciato dal sottoscritto che ne ha dato, allora, opportuna comunicazione affinché la cittadinanza sciclitana, provinciale ma anche regionale fosse resa edotta”. E’ quanto rileva l’on. Orazio Ragusa dopo avere preso atto dei contenuti del documento diffuso ieri sera dallo stesso primo cittadino di Modica. “Certo, fa riflettere, e molto – continua l’on. Ragusa – che il sindaco di Modica preferisca occuparsi delle situazioni sanitarie di Scicli piuttosto che di quelle della sua città. Forse perché non riesce a risolverle e allora si incunea laddove la strada è già stata spianata? Il caso dello stato insostenibile del pronto soccorso del Maggiore dovrebbe spingerlo, prima di ogni cosa, a rivolgere l’attenzione alle problematiche interne della propria città piuttosto che venire a scoprire l’acqua calda in quelle limitrofe. E, a proposito di acqua, non possiamo non pensare come, a distanza di tempo, il sindaco di Modica non sia ancora riuscito a risolvere la tormentata vicenda del depuratore. Ciò determina che acque non adeguatamente trattate si riversino costantemente sul territorio sciclitano, generando non pochi problemi. Ecco il primo cittadino di Modica dovrebbe pensare a queste cose piuttosto che farsi politicamente bello, solo perché ha incontrato Aliquò, in ordine a vicende già ampiamente risolte. Stia tranquillo il sindaco di Modica. Perché di sfondare porte aperte non ce n’è di bisogno. Occorre risolvere, questo sì, i problemi dei cittadini. Ma senza ripassare sulle strade tracciate da altri. Quando ho risolto il problema erano presenti sia Aliquò sia il direttore generale dell’Asp Maurizio Aricò durante una riunione tenutasi nei locali della direzione sanitaria del Busacca. Ecco, era già tutto fatto. Gli esercizi di stile finalizzati a qualche comparsata mediatica sono stratagemmi di cui la gente non sente affatto il bisogno”.