Modica: Il Caffè Letterario Quasimodo apre la decima stagione (2005-“2015) rendendo omaggio al Nobel per la Letteratura

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foto2aSerata piacevole, dall’atmosfera musicale e poetica delicata, e abbastanza apprezzata dal pubblico intervenuto, quella di ieri al Caffè Letterario Quasimodo di Modica, che ha aperto al Palazzo della Cultura, nel quadro delle iniziative per il suo decennale, la X stagione degli appuntamenti dei sabati letterari.
“L’apertura non poteva che essere dedicata al Nobel nostro concittadino Quasimodo, al quale è intitolato il circolo culturale che presiedo – afferma il Presidente Domenico Pisana.

E a Quasimodo abbiamo voluto rendere omaggio con un intreccio di musica e poesia”. E difatti i poeti del gruppo,
Silvana Blandino, Franca Cavallo, Carmelo Di Stefano, Gianni Di Giorgio, Antonella Monaca, Salvatore Paolino, Elia Scionti e Lucia Trombadore si sono ispirati a temi poetici del Nobel molti noti, per proporre loro testi riadattati alla loro esistenza ed accampando in essi i propri sentimenti. Coinvolgenti e carichi di emozioni gli interventi musicali del Trio Rossini, del M°Sergio Carrubba al pianoforte, del gruppo Telonious jazz band, del Duo Melilli-Vindigni e del Duo Paganitango, che hanno anch’essi reso omaggio a Quasimodo con musiche dal moderno al melodico romantico, dalla musica operistica al jazz.
“E’ stato davvero – ha concluso Pisana al termine della serata – un momento dell’anima e dello spirito che ha innalzato la grande poesia del nostro concittadino Nobel per la Letteratura, ed è con le sue parole che la sua poesia ha riecheggiato nella nostra anima e nel palazzo della Cultura, specie quando nel suo Discorso sulla poesia ci dà un grande insegnamento su chi è il poeta: ‘Il poeta non esiste come partecipazione letteraria se non dopo la sua esperienza d’ ‘irregolare’. Naturale e innaturale frattura d’una consuetudine metrica e tecnica, il poeta modifica il mondo con la sua libertà e verità…. Il poeta non ‘dice’ ma riassume la propria anima e la propria conoscenza, e fa ‘esistere’ questi suoi segreti, costringendoli dall’anonimo alla persona”.

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