LA FAVA COTTOIA di MODICA, ANCORA PROTAGONISTA

fava cottoioa

Modica ha dedicato una due giorni alla Fava cottoia, con un ricco programma che ha visto ancora una volta protagonista la Fava “Slow Food” di Modica. L’evento all’indomani della chiusura di Expo, dove anche lì qualche settimana fa la FAVA aveva registrato un notevole successo, grazie agli alunni dell’alberghiero che hanno presentato il prodotto in maniera innovativa. Sabato e Domenica, su iniziativa del Centro Commerciale Naturale “La Melagrana” e del Centro Commerciale Naturale Frigintini in collaborazione con la Confraternita della Fava Cottoia e con il patrocinio del Comune di Modica si sono registrate un susseguirsi di iniziative interessanti nel centro storico di Modica limitate purtroppo dalle avverse condizioni climatiche.
Sabato si è svolto il concorso tra i produttori, che ha proclamato vincitore uno dei più giovani coltivatori di questo legume Salvatore Stracquadanio, per aver presentato alla giuria, formata da rinomati cuochi locali, esponenti dell’amministrazione comunale, del mondo sindacale e della cultura, una zuppa di indiscutibile qualità.
Sempre sabato si è promozionata la fava Cottoia con degustazioni di “Fave a sali minuto” e i classici “lolli che favi” e frittelle. La serata è stata allietata dal gruppo musicale Cover Band Renzo Arbore. Molto gradita la visita nello stand della Confraternita del prof. Giorgio Calabrese, noto nutrizionista di fama internazionale che si è complimentato con i produttori per la tenacia nel continuare a produrre questo legume di inestimabile valore nutritivo ed inserito nel paniere dei prodotti della Dieta Mediterranea.
Il momento più significativo è stato il convegno di domenica mattina sul tema: “FAVA COTTOIA – IL FUTURO DELLA TRADIZIONE”. Il presidente della Confraternita della Fava Cottoia Salvatore Cassarino , nella sua introduzione ha sottolineato che Modica non è solo cioccolato, ma ha tante altre eccellenze agroalimentari che vanno usate per “importare turisti ed esportare prodotti”. Le relazioni del Prof. Valerio Abbate e del Prof. Orazio Sortino dell’Università di Catania hanno evidenziato l’importanza della fava sia sotto il profilo agronomico che nutrizionale, delineando un percorso affinché questo alimento possa ritornare nuovamente sulla nostra tavola, e ribadendo la necessità di garantirne la cuocibilità e di evitarne la contraffazione. L’esigenza di fare rete, di trovare delle applicazioni meccaniche che favoriscono le coltivazioni, la necessità di meccanizzare l’operazione di “pizzicatina” per poter immettere in commercio la fava già pronta, la possibilità di intraprendere un percorso per l’ottenimento del riconoscimento IGP, e ancora l’importanza che i prodotti di nicchia hanno sull’economia locale, sono stati argomenti condivisi da tutti gli intervenuti: il Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Giannone, il Capo dell’Ispettorato Agrario di Ragusa Giorgio Carpenzano, il Vice sindaco Giorgio Linguanti, Giovanni Antoci. Infine lo chef Peppe Barone referente locale di Slow Food, ha riferito sui motivi per cui la Fava cottoia di Modica è diventata presidio Slow Food e sulla necessità che venga proposta dai ristoratori locali.

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