Comitato Via Loreto. Salvatore Rando: “…e sul Tribunale di Modica…”. Riceviamo e pubblichiamo

Notizie di stampa da parte della cittadina Maria Lucia Lorefice del Movimento Cinque Stelle che ha ritenuto puntualizzare il Suo impegno sul tribunale di Modica per evitarne la chiusura, lamentando le critiche apparse ingiuste sul mancato impegno della classe politica del territorio, che nulla si è fatto per evitarne la totale chiusura o sul possibile utilizzo dei locali del nuovo tribunale di Modica accorpato al tribunale di Ragusa.

La cittadina Maria Lucia Lorefice, va ringraziata ed è giusto affermare di avere partecipato alle riunioni del Comitato. Si è anche prodigata a presentare due interrogazioni parlamentari al Ministro delle Giustizia che non hanno avuto, fino a questo momento, nessuna risposta perché il Movimento 5 S è all’opposizione e i cittadini non hanno diritto di sapere.
Cosa altrettanto vera, la senatrice Venerina Padua (che viceversa fa parte della maggioranza che sostiene il Governo) anch’essa impegnata a difesa del tribunale e sul suo possibile utilizzo dei locali del tribunale di Modica ha fatto lo stesso percorso presentando assieme ad altri senatori del PD delle interrogazioni, al prezioso Ministro della Giustizia, senza avere risposta, ci si chiede perché i cittadini e gli interroganti non devono sapere cosa pensa il Ministro? Altro appuntamento similare a firma di 29 senatori del PD con in testa il capogruppo Sen. Luigi Zanda, hanno inviato una mozione di indirizzo al Governo sulla chiusura di nuovi tribunali non provinciali a seguito della riforma della giustizia, intasando vecchi locali di palazzi di giustizia provinciali e aumentando spese di fitti, allungando oltre misura i tempi per avere giustizia che i cittadini reclamano da tempo. Anche questa nota non merita risposta.
Intanto di sicuro e certificato, il tribunale di Modica è chiuso e che altri rappresentanti Istituzionali di questo territorio sono stati talmente impegnati in altre faccende e hanno ritenuto che non valeva la pena impegnarsi così come altri deputati hanno fatto in altri territori. Se ne prende atto.
Il Ministro Andrea Orlando in giro per la Sicilia in questi giorni oltre a commemorare i 20 anni della morte dell’avv. Serafino Famà a Catania ha ritenuto visitare alcuni tribunali sull’emergenza spazi giudiziari, tra i quali Caltagirone, Sciacca, Messina e la stessa Catania, per verificare personalmente cosa non funziona e qual’è la situazioni di difficoltà sulla base di parametri oggettivi e porre rimedio all’assurda chiusura di tribunali non provinciali che sostanzialmente ha prodotto più difficoltà che benefici. Infatti non sono diminuite le spese di gestione, sono aumentati i fitti e sono aumentati i disagi ai cittadini, il tutto in barba alla spending review.
Il Ministro Orlando ha pensato bene a non visitare il tribunale di Ragusa per verificare le denuncie sulla sicurezza e sulla criticità strutturale che sono state presentate al suo ministero e men che meno visitare il già chiuso tribunale di Modica che viene solo utilizzato mettendo in sicurezza solo i fascicoli e non le persone, quando invece basterebbe un minimo di buon senso per fare marcia indietro e utilizzare i locali di Modica al servizio della giustizia iblea e risparmiare risorse che i cittadini stanchi di pagare per poi vedere sperperare risorse economiche con scelte sbagliate.
Si plaude all’iniziative dell’Associazione Confronto che ha ritenuto inviare una nota al Presidente della Repubblica Mattarella sulla vicenda giustizia iblea, sperando che si faccia chiarezza e che si dica una volta per tutte ai cittadini che attendono una risposta anche se negativa, invece di avvalersi dalla facoltà d’ignorare le richieste e le denunce.
Infine il Comitato pro tribunale di Modica, prima di decretarne la fine, si riunisca per l’ultima volta e prepari un dossier per informare in maniera più dettagliata il Presidente della Repubblica sulle omissioni da parte degli uffici competenti sulla vigilanza, sulla sicurezza della struttura e sulle reali necessità che questo territorio abbandonato dal Governo Nazionale e Regionale, umiliato sistematicamente con scelte sbagliate che producono solo danni, disaffezione alla politica e alla credibilità delle Istituzioni sempre più lontana dai cittadini.

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