E’ durato circa sette ore l’interrogatorio di Veronica Panarello, accusata di avere ucciso il figlio Loris Stival, 8 anni, a Santa Croce Camerina. Al pubblico ministero, Marco Rota, ha detto: “Loris non l’ho ucciso io” ma si è dichiarata innocente. Ha sottolineato, comunque, di «non averlo accompagnato a scuola», ma che il giorno in cui è stato ucciso il bambino «è salito a casa con le chiavi» che gli ha dato lei. Poi, ha aggiunto, di «avere un buco e di non ricordare».
La donna è stata interrogata nel carcere di Agrigento, dove si trova detenuta, su sua richiesta, a sommarie informazioni alla presenza del suo difensore, l’avvocato Francesco Villardita, e dei due investigatori attivi nell’indagine, il capo della squadra mobile di Ragusa, Nino Ciavola, e il capitano Domenico Spadaro del comando provinciale dei carabinieri di Ragusa.
“Non farò più alcuna dichiarazione fino all’udienza preliminare» fissata per il 19 novembre prossimo davanti al Gup di Ragusa – ha detto l’avvocato Villardita -. È stata una giornata pesante dopo 12 ore in carcere. Voi potete fare tutte le ipotesi che volete, io non parlo”.