Il cioccolato modicano e il sostegno necessario a raggiungere lo sperato riconoscimento Igp, arriva in consiglio comunale. L’iniziativa è del consigliere comunale di Sd, Vito D’Antona, il quale ha proposto un ordine del giorno che sarà in discussione alla prossima seduta della civica assise. Il documento mira a “invitare il Sindaco, l’Amministrazione comunale ed i parlamentari della provincia di Ragusa a fornire, ciascuno per la propria competenza, il loro contributo per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato”. Ma l’azione di D’Antona punta anche ad esprimere, ufficialmente, il “pieno sostegno istituzionale alle iniziative che il Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, unitamente alla Camera di Commercio di Ragusa, ha intrapreso e continuerà a sviluppare per il riconoscimento del marchio Igp del cioccolato modicano, che – si legge nell’ordine del giorno proposto dal consigliere di Sinistra democratica – ormai da alcuni anni ha assunto il ruolo del prodotto più rappresentativo della tradizione storica ed economica della città di Modica, contribuendo innegabilmente alla conoscenza della città oltre i confini nazionali e influenzando positivamente la sua crescita turistica”. Intanto sul fronte della richiesta del marchio, si attende l’incontro al Ministero delle Politiche Agricole, previsto per giovedì 10 e che vedrà il presidente della Camera di Commercio di Ragusa, i rappresentanti del Consorzio di tutela del cioccolato modicano ed il deputato nazionale Pdl Nino Minardo, chiedere assoluta chiarezza ai funzionari ministeriali incaricati di esperire le pratiche per la concessione dei riconoscimenti e dei marchi. L’Igp è alla portata del cioccolato modicano. Secondo alcuni non ci sarebbero infatti ostacoli. E’ facilmente superabile infatti quello relativo all’assenza, nei regolamenti comunitari, del “cioccolato” tra i prodotti a cui è possibile riconoscere l’Igp, in quanto sono previsti i prodotti “con cacao torrefatto” o simili. E’ inoltre facilmente superabile l’ostacolo, posto come ipotesi da qualcuno, circa l’assenza di materie prime proprie del territorio nel processo di produzione del cioccolato. Il cacao è infatti importato e, anche volendo, sarebbe impossibile impiantarne piantagioni nel nostro territorio. Questo ostacolo è stato infatti aggirato sia dal salame dei Nebrodi, che ha ricevuto l’Igp e che è prodotto da carni che non devono essere esclusivamente locali, così come la “bresaola della Valtellina” che, a leggere alcuni organi di stampa, sarebbe prodotta anche con carni brasiliane. Ad essere tutelate sono infatti i processi di produzione ed il legame forte con le tradizioni locali. Entrambe caratteristiche del cioccolato modicano e che vanno difese dal marchio Igp.
Cioccolato di Modica. Proposta di Ordine del Giorno di Vito D’Antona.
- Dicembre 1, 2009
- 9:01 am
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