MODICA. CHIUDERE CORSO UMBERTO NON SOLO IL SABATO E LA DOMENICA SERA. E’ L’OBIETTIVO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Chiudere il corso Umberto, non solo per qualche ora il sabato e la domenica sera. E’ questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale, che sarà attuato però solo se si tratterà di una scelta condivisa. E per capirlo si promuoverà un sondaggio on line sul sito istituzionale del Comune, dove si voterà con un click su un “si” o un “no”. E’ quanto emerso ieri mattina nel corso di un incontro svoltosi a palazzo San Domenico tra il vicesindaco Enzo Scarso, l’assessore alla viabilità Antonio Calabrese ed il collega al centro storico, Elio Scifo, ed allo sviluppo economico, Nino Frasca Caccia, con i rappresentanti delle componenti che “vivono” quotidianamente il “salotto buono” della città: commercianti (Ascom e Confesercenti) ed artigiani (Cna). Tutti d’accordo su un punto: il centro storico di Modica merita di essere riqualificato e soprattutto di essere riportato ad uno standard di vivibilità superiore a quello attuale. Per farlo sono necessari interventi. “Pensiamo – ha illustrato l’assessore Calabrese – ad una rete di mobilità che ottimizzi la fruizione soprattutto di corso Umberto. Si tratta di una rete di parcheggi e bus navetta che alleggeriscano il traffico”. La riqualificazione del centro storico passa anche attraverso gli interventi strutturali, tra cui l’illuminazione per la quale i lavori procedono, ma anche l’arredo urbano, su cui si è preso impegno ieri mattina. Ma il nodo centrale è sempre quello: “chiudere il corso Umberto”. Si arriverà, probabilmente, ad un calendario della chiusura che vedrà l’istituzione dell’isola pedonale, non solo il sabato e la domenica sera, ma anche in altri orari (ad esempio la domenica mattina). Si pensa anche ad una isola pedonale che non riguardi esclusivamente il tratto da piazza Monumento a piazza Corrado Rizzone, ma ad esempio il tratto che va dal duomo di San Pietro sino in piazza Monumento. Dalle associazioni di categoria è giunto un “si” condizionato. “E’ inutile andare a chiudere il Corso – è stato detto – se prima non vi sono quegli interventi di riqualificazione che lo riporteranno appieno a rappresentare il salotto buono”. “Nessuna scelta azzardata né tantomeno imposta – ha detto il vicesindaco Enzo Scarso -. Da parte dell’amministrazione c’è l’intenzione di riportare il centro storico ai fasti di un tempo. C’è soprattutto la voglia di tornare a far vivere e rivivere il corso Umberto. Ma non si assumeranno scelte se non saranno prima condivise e concertate. Ecco perché pensiamo, sul calendario delle chiusure di uno dei tratti di corso Umberto, di chiedere alla città, tramite il nostro sito internet, di esprimersi. Un referendum virtuale dal quale – ha concluso Scarso – trarremo le conseguenti decisioni”.

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