Adunanza aperta del Consiglio Comunale di Modica. Chiarimenti sulla Dente Crocicchia. Tavolo tecnico permanente per le strategie di sviluppo

consiglio comunale di Modica

La realizzazione della rotatoria Dente Crocicchia e direttive di sviluppo del territorio e gestione spazio pubblico a Modica – Piazza Matteotti sono state al centro di un’adunanza aperta del consiglio comunale che ha registrato la presenza di undici consiglieri. Presenti in aula cittadini singoli e associati in movimenti politici e associazioni.

Sul primo punto richiesto dalla Camera del Lavoro di Modica apre la serie degli interventi la rappresentante della Fillea Cgil, Graziana Stracquadanio che fa emergere l’assenza di molti consiglieri.
Sicurezza, occupazione del settore sono riferimenti preminenti per la realizzazione delle opere.
Compie una cronistoria dell’appalto con responsabilità delle precedenti amministrazioni compresa questa che ha registrato i suoi ritardi. La rappresentante della Fillea Cgil chiede chiarezza sui tempi di inizio dei lavori.
Il rappresentante del Movimento Cinque Stelle, Marcello Medica, stigmatizza l’assenza di molti consiglieri. Pone una serie di domande, sui ritardi per l’appalto, stigmatizza altre opere pubbliche che sono rimaste sulla carta e invita l’amministrazione a darsi da fare e ai consiglieri a controllare lo svilupparsi dell’appalto; altre opere similari o più piccole sono rimaste delle incompiute e di cui non si parla più (rampe di collegamento del bivio Caitina). Non si parla più della rotatoria, sancita con delibera la n° 11 del 2014, del Viale della Costituzione con l’incrocio con Via Cava Guacciardo, molto pericolosa.
Rileva come gli incroci di Crocevie e di Serra Pero siano rimaste delle incompiute. Bisogna dare seguito alle opere che si intendono fare al fine di garantire la sicurezza dei cittadini.
Il rappresentante del gruppo parlamentare all’Ars di Forza Italia, Maurizio Villaggio, riconosce che questa amministrazione fa delle cose come pulizia e manutenzioni. Modica ha bisogno di essere programmata. Sul primo punto non c’è nulla da dire.
Il consigliere Giorgio Falco valuta che il punto all’ordine del giorno è ormai superato, in quanto l’iter burocratico si è compiuto e invita l’amministrazione a delucidare come stanno le cose.
Il consigliere Tato Cavallino chiede se è stato invitato la Po dei lavori pubblici il quale avrebbe illustrato ai consiglieri, al sindacato l’appalto dal punto di vista tecnico. Il presidente Garaffa rileva che non è stato invitato; aveva già dato il suo contributo sull’argomento nella sede della conferenza dei capigruppo.
Il consigliere Vito D’Antona si unisce a quanti stasera hanno chiesto di sapere quando saranno avviati i lavori. Questo progetto risale al 1999 e fu l’ultimo ad essere finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti. Necessario, dopo la firma del contratto dell’opera, vigilare sullo sviluppo e informare la cittadinanza.
Questa opera doveva fare parte di una serie di progetti che completano l’anello della città rivolto alla sicurezza stradale, nel particolare, rotatoria di Via Caitina e quello del polo commerciale e l’amministrazione dovrebbe dare le informazioni in questa direzione.
Propone per i finanziamenti di riallacciare il rapporto con la Cassa depositi e Prestiti.
Il rappresentante dell’associazione il “Confronto”, Giorgio Rizza rileva alcune criticità nei settori portanti dell’economia locale ma ritiene che si possano operare opportune misure per il loro rilancio utile a dare una spinta all’occupazione e alla crescita del territorio.
Il consigliere Piero Covato rileva che il numero degli appalti affidati ha movimentato l’occupazione nel settore; lo stato dell’arte dei lavori della rotatoria va comunicato alla città e magari si attendono dei suggerimenti di merito da parte dei cittadini.
Il sindaco nella replica agli interventi valuta importante parlare delle ricadute occupazionali derivanti dagli appalti pubblici.
La rotatoria di Dente Crocicchia era una grande incompiuta dell’ente; appena insediati ci si è dati da fare per concretizzare l’opera. Uno svincolo di grande dimensioni per un comune e quindi molto impegnativa per quanto attiene l’iter procedurale. Sull’opera non c’è alcun finanziamento ma si tratta di un mutuo che l’ente paga dal 2007. Si è avuta la disponibilità delle aree da parte dell’Anas nel 2011 e solo nel 2012 è stato avviato l’iter burocratico per la gara.
Nel luglio 2013 è stato fatto l’adeguamento dei prezzi e quindi un maggior aggravio dei costi. L’amministrazione si è messa da subito all’opera per dare termine all’appalto.
Appalto gestito dall’Urega in quanto superiore al milione di euro. Significa che l’ente pubblico non ha avuto alcun governo dell’appalto dove hanno partecipato 257 imprese: un lavoro immane che ha portato via mesi. Appena aggiudicato l’appalto sono partiti i ricorsi e quindi altra perdita di tempo.
Poi si è dovuta fare la gara per il direttore tecnico, anche qui ricorsi, e per gli espropri.
Questa è una gara che per completarla ci vogliono almeno due anni. Oggi si è in grado di dire che entro 45 giorni dalla firma del contratto si iniziano i lavori con una ditta che ha tutto l’interesse a cominciare subito per avere la prima sostanziosa anticipazione come previsto dalla legge.
L’opera modificherà l’asse viario del luogo e del traffico complessivo che avrà un buon impatto anche estetico nel territorio.
Il sindaco riferisce che sono state appaltate opere come l’adeguamento degli edifici scolastici, l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole, il consolidamento del costone roccioso di “Monserrato” e “Giacanta”, il completamento di Palazzo dei Mercedari, il completamento della scuola “Raffaele Poidomani”.
Il comune di Modica è la prima stazione appaltante della provincia di Ragusa.
Poi cita i lavori in atto in corso di realizzazione da parte dell’ente sia nella zona urbana ex extraurbana. Dalle manutenzioni di strade, edifici pubblici, verde pubblico.
Nel 2015 sono state appaltate 41 opere di manutenzione per 2.617.802,00 di euro; e per 5.840.00o,00 di euro di lavori pubblici. Sulle rampe della Caitina ci vogliono due milioni di euro e si stanno adeguando i prezzi che lieviteranno.
Sarà completata la rotatoria del polo commerciale; quella dell’incrocio con la Via Cava Gucciardo è stato consegnato oggi l’ultimo step del progetto e bisogna adesso avviare il c0mplesso iter per l’appalto.
Il sindacalista Salvatore Terranova della Cgil chiede le procedure di espropri è stata fatta e se è stata affidata la direzione dei lavori e sarebbe stata necessaria la presenza dell’ing. Capo.
Malgrado le lunghe elencazioni dei lavori nel territorio, esiste ancora la crisi che vale il 50 per cento di inoccupati del lavoro edilizio; l’indirizzo si può cambiare solo se il pubblico fa gli investimenti.
Il Movimento Cinque Stelle non si dichiara soddisfatto delle risposte del sindaco. Sulle rampe della Caitina nella maggioranza ci sono voci contraddittorie. Invita il sindaco ad evitare la campagna elettorale e lo invita ad affrontare le problematiche che sono sul tappeto.
Il consigliere Giovanni Scucces rileva che sulla scorta degli incontri avuti con l’Anas nel 2007, il presidente dell’Anas del tempo, ing. Ciucci, si era impegnato a cofinanziare la rotatoria di Dente Crocicchia. Di quella promessa di 500mila euro si è persa traccia. Illustra poi che questa gara ha avuto molti ricorsi che hanno consumato molto tempo.
Il sindaco nella replica sostiene che il contratto dei lavori è stato siglato il 4 novembre 2015 ed entro 45 giorni inizieranno i lavori; la direzione dei lavori è stata affidata con gara il 18 novembre 2015; gli espropri sono stati già notificati per l’immissione in possesso.
Sono questi atti che sono stati pubblicati nel sito del comune e quindi facilmente consultabili.
Il consiglio, in adunanza aperta, affronta le direttive sullo sviluppo del territorio e gestione spazio pubblico a Modica in Piazza Matteotti proposto dai consiglieri Andrea Rizza e Giovanni Scucces.
Il consigliere Andrea Rizza introduce l’argomento e invita i cittadini a partecipare al dibattito e propone la costituzione di un tavolo tecnico per porre in essere quanto si deciderà stasera.
Il consigliere Michele Colombo chiede un’inversione di metodo e invita il sindaco ad illustrare la sua idea di sviluppo. Al primo cittadino non manca l’operosità ma il resto delle cose non sono gestite in modo perfetto. Pone gli accenti sulla mancata attivazione della biblioteca, centro motore della cultura in Città. Qui c’è un ritardo. Dal punto di vista turistico c’è un vulnus nella gestione del Consorzio turistico che non si sa come amministra le risorse. Un’altra creatura che è stata rivoluzionata è la Fondazione Teatro Garibaldi e si vogliono capire le criticità con buco economico. Sono criticità che vanno sistemate perché si tratta di gestione di cultura.
Il consigliere Giovanni Scucces rileva che da una lettera resa nota dal presidente dell’Ascom si è preso spunto per affrontare l’argomento fondamentale per i destini della città.
Oggi il messaggio che si vuole lanciare è che sia fatto un percorso comune che ha come obiettivo lo sviluppo della Città.
Per la Coldiretti, Franco Savarino, punta su un tema importante come lo sviluppo dell’agricoltura, spesso assente dal dibattito dal civico consesso. Eppure le questioni esistono: globalizzazione, perdite di risorse e di occupazione. La Città deve decidere se vuole occuparsi ancora di agricoltura.
Non si riesce a vendere il prodotto malgrado l’impegno e il sacrificio degli addetti ai lavori.
Corrado Vizzini del Movimento Cinque Stelle avrebbe preferito avere un’esposizione preliminare della vision dell’amministrazione. Bisogna fare delle scelte. Oltre cioccolato e il turismo non si può abbandonare l’agricoltura. Bisogna definire la città che si vuole. Se si vuole fare turismo è necessario l’aeroporto che si sta perdendo. Necessario fare sistema con i territori vicini, non bastano solo le risorse.
Necessario mettere in campo i giusti collegamenti, cioè una rete.
Il repertorio di Modica non può essere solo il cioccolato. Il parco di San Giuseppe U’Tumpini va integrato con il processo turistico in atto. Sono necessari un potenziamento il trasporto urbano e delle infopoint.
Maurizio Villaggio si interroga sulla destinazione di alcune strade del centro storico che devono essere adeguate ai flussi turistici che a Modica sono diminuiti e Scicli ci ha superati.
L’aeroporto di Comiso deve essere sostenuto con i fondi regionali che dicono che mancano e poi si danno 50 milioni di forestali. Si è perso il Tribunale dopo sette secoli e si chiude l’ufficio delle entrate.
Sull’IGP del cioccolato è tutto scomparso. Il sindaco dovrebbe intestarsi la battaglia dell’IGP. Pone dubbi sulla scelta di affidare ad un’associazione turistica il Convento del Carmine. Creare dunque una unità di emergenza per affrontare i temi dello sviluppo.
Franco Migliore, del movimento ”Insieme x cambiare” illustra il progetto “Modica per il turismo e porto franco” da presentare alla UE al fine di dotarsi di strumenti utili per rendere agibile la città ai turisti e ai visitatori. La città secondo il progetto è suddivisa in zone in cui sarà possibile svolgere un’intesa attività culturale.
Il presidente del’Ascom, Giorgio Moncada, promuove l’invito alle altre associazioni a partecipare al dibattito politico, unendo le risorse per concretizzare un confronto costruttivo.
Giancarlo Palazzolo valuta quello di stasera un ottimo inizio bisogna continuare ad aggregarsi per mettere a punto le idee; si sente oggi il bisogno di unirsi attorno ad un’idea politica sullo sviluppo della città. Necessario determinare un progetto che sia complessivo ovvero frutto del tessuto sociale della città. Le iniziative che si intendono fare vanno finanziate con piani alternativi.
Silvio Iabichella coordinatore provinciale “Italia unica” valuta che sia necessario incontrarsi per capire come aggredire la crisi; propone di creare all’interno del comune una struttura capace di intercettare i finanziamenti europei utili a risvegliare l’economia del territorio troppo scossa dalla crisi del comparto edile, agricolo; bisogna meditare sui problemi e individuare le soluzioni.
Il consigliere Luigi Giarratana rileva che Modica è la prima sede appaltante nel 2014 e ciò ha movimentato l’economia del territorio. Le difficoltà comunque non mancano nel comparto agricolo, commerciale mentre il turismo è in crescita. Ci sono le possibilità per un rilancio dell’economia.
Il sindaco nel chiudere i lavori rileva che i momenti di confronto in città non mancano.
Con l’Ascom, così come con l’artigianato e l’agricoltura l’ente ha assunto una collaborazione per una crescita del tessuto sociale della città. La crescita del turismo ha nei fatti cambiato la vivibilità del centro storico; centro storico che sarà sottoposto a misure strategiche rivolte allo sviluppo sulle cui scelte ha partecipato la città. Lo strumento del Circes arriverà in consiglio per essere discusso e adottato.
Modica è una città che ha molti interessi e con diverse eccellenze nel territorio e per essere tali vivono la crisi dei tempi che si stanno vivendo. L’idea dello sviluppo è legato ai comparti legati anche ai servizi. Penso alla gestione RSU per i prossimi sette anni che avrà un impatto importante e positivo sulla qualità della vita della collettività. La fascia costiera sarà pianificata con il piano Spiagge che disciplina sei chilometri di spiaggia in ordine agli insediamenti e le attività marine.
Sul turismo si è legato il brand ad un’eccellenza ovvero al cioccolato di Modica.
Per sei mesi la città è stata presente a EXPO Milano 2015 dove il territorio è stato illustrato. Agricoltura, artigianato, commercio e turismo devono camminare insieme. Oggi si va nella direzione di determinare sviluppo edilizio per la produzione legate ad attività sul territorio come artigianato e commercio.
Quale sviluppo? L’amministrazione è aperta agli interessi diffusi della città. La richiesta dell’Ascom di liberare piazza Matteotti a maggiori spazi in ordine alla circolazione viaria che va disciplinata in modo più ordinata: tagliare spazio alle auto e darne di più ai pedoni che possono godersi la città.
Annuncia novità nei parcheggi delle strisce blu che saranno meccanizzati con totem e informazioni sui posti disponibili e poi l’uso delle navette tra il parcheggio di Viale Medaglie D’Oro e il centro storico.
Ripreso il progetto del parcheggio dell’area retrostante la Chiesa di San Giovanni. Da qui a sei mesi saranno cambiati tutti i corpi luminosi del territorio città per favorire il risparmio energetico.
Tutte soluzioni che danno un senso al futuro della città. L’agricoltura deve essere aiutata e lo si farà con i servizi, la promozione e la tutela del territorio a cominciare dalla manutenzione delle aree rurali come ha fatto questa amministrazione. San Giuseppe U’ Timpuni sarà uno spazio strategico per l’accoglienza e l’intrattenimento. Rimane la questione legata al trasporto pubblico gestito dall’Ast; il consorzio turistico è espressione di un Cda della precedente amministrazione e sta lavorando bene.
In primavera sarà rinnovato.
Chiude dicendo che è aperto al dialogo e alle esigenze delle associazioni di categoria.
Il consigliere Giovanni Scucces valuta che alcuni interventi che hanno avuti solo una matrice politica, lontano dallo spirito dell’adunanza aperta e altri hanno colto invece questo spirito. Ribadisce la necessità di creare un tavolo tecnico che discuta di sviluppo e individuarne le strategie.
Il Presidente Garaffa valuta che sono arrivati spunti molto interessanti anche da parte del sindaco.
Sarà costruito un tavolo tecnico attraverso la convocazione di una conferenza dei capigruppo, nell’arco di tre settimane, allargata alle forze sociali, culturali e produttive della città che discuta del progetto di sviluppo e che possa tenere un rapporto continuo con il consiglio comunale.
La seduta di adunanza aperta viene sciolta.

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