Furti nelle scuole di Acate. Due arrestati confessano

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Hanno ammesso le loro responsabilità due degli arrestati nell’operazione “Predator” condotta dai carabinieri ad Acate e Comiso. Sono Gaetano Velardita, 20 anni, comisano(il suo omonimo ma 26enne vittoriese si è avvalso, invece, della facoltà di non rispondere), e Salvatrice Trupia, 26 anni, gelese. La difesa dei due rei confessi ha chiesto al Gip, Claudio Maggioni, la remissione in libertà(i due insieme a Mario Procida, 28 anni, vittoriese, sono ai domiciliari.

Il magistrato per decidere attende il parere della Procura. L’operazione, convenzionalmente denominata “Predator”, proprio per la caratteristica tipica dei componenti del gruppo di razziare i beni altrui, ripetutamente, con violenza e senza alcuno scrupolo, oggetti di pubblica utilità, conclude un’attività investigativa che ha visto impegnati la Procura e i Carabinieri, con indagini complesse svolte anche con ausili tecnologici all’avanguardia. Oltre ai quattro già citati, l’inchiesta ha visto anche il deferimento, in stato di libertà, di ben 10 persone per ricettazione in concorso, con il contestuale recupero della quasi totalità della refurtiva sottratta, costituita da moderna attrezzatura informatica e tecnologica (computer fissi e portatili con le relative custodie, videoproiettori, cavi e monitor utilizzati dagli studenti per le lezioni multimediali in aula), e da utensili e materiale vario per l’edilizia (trapani, seghe, attrezzi vari, piastrelle, cemento, colla etc. per un valore complessivo di oltre 50.000 mila euro, che venivano rivendute ad acquirenti senza scrupoli, che talvolta hanno addirittura commissionato i furti.

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