Modica, D’Antona(Sel) dopo le “indicazioni” della Corte dei Conti chiede gestione puntuale delle entrate e contenimento della spesa

vito d'antona

La Corte dei Conti, con una poderosa deliberazione costituita da ben 98 pagine detta le necessarie prescrizioni che devono essere adottate urgentemente dal Comune di Modica per rendere attendibile e congruo il Piano di riequilibrio. La Corte dei Conti, seppure approva il Piano, che, come ricordiamo, fu adottato nel 2012 per evitare il dissesto finanziario del Comune, impone una serie di adempimenti da adottare finalizzati a superare tutte le criticità, adempimenti sottoposti a costante verifica da parte della Corte; in primo luogo ed entro il 31 dicembre di quest’anno, la ricostituzione degli equilibri di cassa e la copertura dei debiti assunti.

“La Corte dei Conti, in maniera approfondita – spiega il consigliere comunale di Sel, Vito D’Antona – conferma la gravissima situazione finanziaria del nostro Comune e la persistenza ancora oggi delle criticità che nel 2012, senza l’adozione del Piano di Riequilibrio, avrebbero obbligato il Comune a dichiarare il dissesto.
In un quadro di preoccupante assenza di chiarezza nella situazione finanziaria  la Corte impone la necessità di superare i fattori di squilibrio che da anni sono oggetto di dibattito politico.
Occorre una volta per tutte avviare una politica finanziaria di rigore rivolta ad una gestione puntuale delle entrate, con una effettiva lotta all’evasione e per il recupero dei crediti pregressi, accumulatisi e aumentati negli anni, affiancata da un’ azione di forte contenimento della spesa. La Corte dei Conti, al fine di considerare affidabile il Piano, richiama il Comune ad una azione per eliminare il persistente ricorso alle anticipazioni di cassa, paradossalmente incrementato anche in presenza del prestito della Cassa Depositi e Prestiti, incrementando le entrate dei tributi degli anni precedenti, che nell’ultimo triennio hanno registrato il dato peggiore di riscossione, a coprire finanziariamente tutti i debiti fuori bilancio sorti in questi anni, a razionalizzare la gestione delle società partecipate, a rivedere gli avanzi di amministrazione degli ultimi due anni condizionati dalle entrate per tributi pregressi, scritti nei bilanci e non riscossi.
Alla luce delle prescrizioni della Corte dei Conti e affinché si adottino tutte le necessarie misure di risanamento richieste, conclude D’Antona, riteniamo urgentissimo che il Sindaco e la sua Amministrazione, con l’ausilio del Collegio dei Revisori dei Conti, relazionino in Consiglio Comunale e forniscano le dovute informazioni in merito alle azioni, volute dalla Corte dei Conti, al fine di allontanare definitivamente dal Comune il rischio dissesto”.

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