“E’ il giusto tributo ad un uomo che per Modica deve rappresentare un eroe”. Questo quanto il segretario generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola, ha detto ieri sera nel corso della cerimonia di intitolazione della Camera del Lavoro di Frigintini, dedicata ad Angelo Sigona, bracciante agricolo della frazione modicana che trovò la morte durante i tragici “fatti di Avola” del 2 dicembre 1968. Una morte da eroe che è stata tracciata non solo dal reportage firmato in quegli anni per la Rai da Sergio Zavoli, ma anche dalla relazione storica dell’ordinario di storia contemporanea all’Università di Catania, Rosario Mangiameli. “Morì per rivendicare diritti che oggi – ha detto invece il segretario confederale e componente della segreteria nazionale della Cgil, Enrico Panini – tornano nuovamente ad essere troppo spesso dimenticati. Anche oggi i braccianti soffrono, così come soffrono i dipendenti in cassa integrazione o a rischio licenziamenti. Anche oggi dunque c’è bisogno di un movimento di difesa dei diritti dei lavoratori, c’è bisogno di riscoprire quella stagione che portò alla tutela ed ad un modo nuovo di rapportarsi tra datori e lavoratori, basti pensare che determinò la nascita della legge 300, vale a dire lo Statotuo dei lavoratori”. Quarantuno anni dopo dunque Modica ha ricordato una figura relegata, a torto, nel dimenticatoio. “Adesso però con questa intitolazione – ha ancora aggiunto il segretario della Cgil iblea, Giovanni Avola – vogliamo che anche le nuove generazioni conoscano chi è morto per rivendicare i propri diritti. Ecco perché procederemo a pubblicare gli atti di questa serata, affinché questa nostra iniziativa non si limiti ad un mero spunto rievocativo ma a riportare alla memoria una delle pagine più nere della storia della lotta sindacale in Italia”.
LA CAMERA DEL LAVORO DI FRIGINTINI(Modica)INTITOLATA AD ANGELO SIGONA
- Dicembre 2, 2009
- 11:59 pm
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