GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. LA NOTA…. DI SAMUELE CANNIZZARO

violenza sulle donne

“I baci non lasciano lividi” è questa la frase che oggi 25 novembre, sta circolando nei social network come segno di solidarietà verso tutte le donne che ogni giorno sono vittime di violenza. Questa data non è stata scelta a caso, ma per ricordare il brutale assassinio di tre sorelle nel 1960, considerate rivoluzionarie trovate poi in un burrone, simulando un incidente. Le tre sorelle della Repubblica Domenicana, furono torturate e poi strangolate. Sembra quasi impossibile ripensare a qualcosa di simile oggi, ma non ovunque sono cambiate le cose.

Non abbiamo bisogno di immaginare a paesi orientali per pensare alla violenza sulle donne, ci basta rimanere qua in Italia dove due anni fa si scopriva che una bambina di 12 anni veniva stuprata a gruppo da alcuni mafiosi calabresi, o magari proviamo ad immaginare ad alcune mele marce delle forze dell’ordine che dovrebbe difendere le donne da queste brutalità e invece apprendiamo dalla cronaca che proprio chi dovrebbe tutelare i diritti dei cittadini, uomini o donne ne approfitta addirittura all’interno di caserme. è atroce da immaginare, “fortuna” vuole che sono solo pochi i casi di persone appartenenti alle forze dell’ordine che hanno approfittato di queste tristi circostanze e di questo potremmo scrivere fiumi di parole. Ritengo che uno dei problemi principali di tutto questo è la disuguaglianza ancora oggi fra uomini e donne. Alcuni dati forniti dall’Onu svelano che il 35% delle donne nel mondo ha subito violenza, ed una buona fetta di vittime di omicidi in ambito familiare sono donne. Per combattere la violenza sulle donne sono nati importantissimi Centri Antiviolenza per alcuni dei quali vengono stanziati fondi statali che molte volte non si sa che fine fanno. La realtà è una sola se si vuole combattere sul serio la violenza contro le donne bisogna partire dalle radici, cioè una rivoluzione nel modo di pensare di tutti, una vera e propria rivoluzione culturale iniziando dalle scuole dedicando delle ore su questo specifico argomento all’educazione a cominciare dai bambini per poi finire a quelli più adulti. L’Italia ha introdotto varie leggi per combattere questo fenomeno infatti, la Legge n.107 di luglio 2015, prevede l’educazione alla parità tra i sessi nelle scuole di ogni ordine e grado. Speriamo solo che col tempo questa mentalità venga meno e che magari un giorno non troppo lontano potremmo ricordare questo giorno come qualcosa a noi molto lontano. William Shakespeare ha scritto “ La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata.”

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