Modica, IdV: “Scongiurare il dissesto senza penalizzare i cittadini”

Giunta ignazio

Italia dei Valori “raccomanda” al sindaco Abbate di avviare un percorso virtuoso per scongiurare il dissesto economico, ma di evitare, nel contempo, azioni forti contro la città che lo ha votato con fiducia. “Cosa dobbiamo aspettarci da un sindaco che deve dare seguito alle indicazioni della Corte dei Conti entro il 31 dicembre 2015, pena la dichiarazione del dissesto economico dell’ente, con tutte le conseguenze che ne derivano ? – dice Ignazio Giunta, Commissario IDV per la ex provincia di Ragusa -.

Il sindaco dovrà inventarsi qualcosa che possa impinguare le casse comunali o che, quantomeno, possa far risparmiare le somme necessarie che indichino il rientro in un percorso virtuoso, ormai abbandonato da tempo”.
IDV spera vivamente che non vorrà percorrere la via, già peraltro paventata, di affidare la riscossione di una parte dei tributi ad una società esterna, con rilevante aggravio delle spese per i cittadini; senza contare che la ricerca dell’evasione, come viene indicata la mancata riscossione, non è vera evasione, visto che si conosce il debitore e l’entità del debito, bensì inadempienza per impossibilità del debitore di onorare il debito, e non può certamente essere etichettata come evasione.
“Come dire: “Caminari no e curri si”, detto popolare che indica come a volte pur non potendo camminare si è costretti a correre per il precipitare degli eventi; ecco, in questo caso non potendo onorare regolarmente le tasse comunali, ometto di dissertare sulla loro legittimità, il cittadino è costretto a pagarle con maggiorazione di interessi, mora e balzelli vari, pena azioni legali dalle conseguenze pesantissime per i contribuenti.
Italia dei Valori è certa che il sindaco Abbate non vorrà mettere in croce i concittadini; dopo aver chiesto il loro consenso per amministrare la città si spera che ora non voglia trasformarsi nel loro aguzzino pur di risanare le casse comunali, in fondo non si può certo attribuire ai contribuenti la responsabilità per la situazione critica del bilancio comunale, così come non si può ascrivere al contribuente la volontà di scelte amministrative che hanno aggravato tale stato.
Semmai è il cittadino che deve recriminare per le carenze della giunta comunale nel perseguire obiettivi atti a far decollare artigianato, commercio, turismo e altre attività economiche della città; è il cittadino che deve recriminare per il mancato impegno per la riqualificazione dei quartieri, e ancora l’assenza di parcheggi,la mancata attenzione per il verde pubblico, la viabilità sempre più caotica ed infine il welfare assolutamente insufficiente a dare risposte congrue ai cittadini tutti, compresi i piccoli, gli anziani, i disabili, i disoccupati e senza case.
Il sindaco Abbate ha chiesto il consenso alla città che ha puntualmente risposto, ora si adoperi per renderla bella, comoda, vivibile e soprattutto per dare ai concittadini le risposte ai loro problemi quotidiani e non certo per metterli in croce con tasse esose, stante le difficoltà economiche ormai dilaganti”.

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