Il problema degli studenti disabili iblei relazionato dalla Commissione Affari Sociali. Lorefice: «C’è la volontà comune di giungere ad una soluzione»

Parlamentare Marialucia lorefice

Resta ancora nel limbo la situazione degli studenti disabili della provincia di Ragusa, nonostante l’impegno profuso dalle famiglie e dalle associazioni che con numerosi incontri, più o meno ufficiali, hanno denunciato la delicata situazione nella quale vivono i giovani disabili degli istituti superiori. Una situazione stremante per i genitori, straziante per i figli. La parlamentare Marialucia Lorefice, membro della Commissione Affari Sociali, prosegue nel suo impegno politico-istituzionale nel cercare di risolvere l’empasse

creatasi a causa di cavilli burocratici e procedure amministrative. «La situazione -rende noto la Lorefice- è più o meno sempre la stessa ma delle novità ci sono. Alla Camera è arrivata la legge di Stabilità e in Commissione Affari Sociali ho avuto modo di ribadire ancora una volta la gravità di tale problema, alla presenza della sottosegretaria alle Politiche Sociali, Franca Biondelli, cui ho anche inviato una mail spiegandole dettagliatamente il problema, e del sottosegretario alla Sanità, Vito De Filippo. In sede di discussione del provvedimento anche altri deputati di altri schieramenti politici hanno evidenziato problemi analoghi in altre regioni italiane, questo a significare quanto il fenomeno sia più diffuso di quel che si possa credere. C’è una comune volontà di giungere ad una soluzione. Al di là delle competenze specifiche in materia, che non sono del Parlamento, ho tenuto tuttavia a precisare che di fronte a queste situazioni ogni organo preposto alla risoluzione dei problemi dei cittadini deve mobilitarsi per rimuovere gli ostacoli, trattandosi a maggior ragione in questo caso di diritti garantiti dalla Costituzione italiana, il diritto all’istruzione e alla salute. Ho avuto, altresì, modo di sottolineare che oltre al trasporto disabili c’è un altro grande problema che non si riesce a risolvere, quello socio-assistenziale e dell’assistenza domiciliare, di cui tantissimi disabili e le loro famiglie hanno bisogno. Ho fatto presente le proposte elaborate durante l’ultimo, in ordine di tempo, incontro con le associazioni, e soprattutto la difficoltà per le ex province di chiudere i bilanci, cui conseguenza diretta ed inevitabile è l’incapacità di fornire servizi. Nella relazione della Commissione Affari sociali, la relatrice ha aggiunto una premessa che riguarda il trasporto disabili: “Osservato –si legge nella relazione- che in molte province italiane non è assicurato il trasporto scolastico degli alunni disabili, avendo l’articolo 139 del decreto legislativo 112 del 1998 attribuito alle province, per quanto riguarda l’istruzione secondaria superiore, e ai comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti il supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio, ed essendo tuttavia tali funzioni, allo stato, in via di definizione alla luce dell’intervenuta legge n. 56 del 2014, che ha ridisegnato le funzioni delle ex province, -la XII Commissione Affari Sociali- delibera riferire favorevolmente con la seguente osservazione: (…) valuti la Commissione di merito l’opportunità di individuare le iniziative da intraprendere per pervenire ad una positiva soluzione della problematica della mancata erogazione, in diverse province italiane, del servizio di trasporto scolastico degli alunni disabili, essendo l’attribuzione della relativa competenza ancora in via di definizione, a seguito del superamento dell’istituzione provinciale”. L’augurio –conclude la Lorefice- è che il Governo faccia tesoro di quanto emerso in Commissione e si attivi per trovare una soluzione immediata ad un problema che non è un’eccezione, e non va gestito come un’emergenza, ma fa parte della nostra realtà e della nostra normalità e, dunque, a livello scolastico ha cadenza annuale e non può prescindere dalla programmazione».

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