Ragusa, giornata internazionale del volontariato. In ospedale per parlare di volontariato

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Una Giornata ricca di appuntamenti quella del 5 dicembre 2015, iniziata con l’incontro nella biblioteca dell’ospedale Civile, organizzato da padre Giorgio, direttore della Pastorale della Salute ma anche cappellano del presidio ospedaliero. Era presente il Gruppo di Volontari, formato da Padre Giorgio, che sta seguendo un percorso formativo per acquisire una conoscenza sull’esperienza di Volontariato.

Gianna Miceli, presidente dell’Aiad onlus e componente della Pastorale, ha parlato dell’importanza che il Volontariato riveste, facendo un excursus storico del fenomeno – «Con la risoluzione n. 20/212 del 17 dicembre 1985, le Nazioni Unite, individuarono il 5 dicembre come la “Giornata Internazionale del Volontariato” per valorizzare le iniziative di pace, solidarietà e di promozione dei diritti umani in tutto il Mondo. L’Italia con le leggi n. 49/1997, n. 266/1991, con la legge regione siciliana n. 22/1994, e successivamente con la n. 381/1991 e la n. 383/2000 ha disciplinato la materia incentivando il ruolo delle associazioni e sostenendo la cooperazione per lo sviluppo con i Paesi poveri. La Legge n. 328/2000 ha riconosciuto nel volontariato italiano uno dei cardini del sistema di protezione sociale e di organizzazione dei cittadini per finalità di pubblica utilità e di promozione del bene comune.» La Miceli ha anche parlato della Carta dei Valori adottata nell’anno 2001 in occasione dell’Anno internazionale del Volontariato: “PRINCIPI FONDANTI” sottolineando che, come scritto nella Carta, il “Volontario è la persona che, adempiuti i doveri di ogni cittadino, mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la comunità di appartenenza o per l’umanità intera. Egli opera in modo libero e gratuito promuovendo risposte creative ed efficaci ai bisogni dei destinatari della propria azione o contribuendo alla realizzazione dei beni comuni.” Rimarcando che il volontariato è azione gratuita, elemento distintivo dell’agire volontario e lo rende originale rispetto ad altre componenti del terzo settore e ad altre forme di impegno civile. Quindi i volontari traggono dalla propria esperienza di dono motivi di arricchimento sul piano interiore e sul piano delle abilità relazionali.»
Un altro momento emozionante, della Giornata, è stata la visita in casa di Enza e Pietro, dove ad accogliere padre Giorgio ed i volontari della Pastorale c’erano tantissime persone. Padre Giorgio nella sua omelia ha parlato molto del volontariato come espressione di partecipazione e solidarietà per dare al malato ed ai familiari aiuto morale, psicologico, sociale e spirituale. «Ecco perché i volontari sono persone per le quali la solidarietà è un valore centrale nella vita ed offrono la loro disponibilità a chi è in situazione di difficoltà ed ha bisogno d’aiuto. La chiesa, come vuole papa Francesco deve stare tra la gente ed occuparsi dei problemi quotidiani di chi è più fragile.» Padre Giorgio ha sottolineato che – «Maria, è stata la prima donna a fare volontariato, occupandosi di chi aveva bisogno di sostegno ed aiuto».
Infine nel pomeriggio, anche i bambini hanno partecipato, numerosi, all’iniziativa sul Volontariato organizzata dall’Aiad, in collaborazione con il club Vitality. I piccoli ed i loro genitori hanno vissuto l’evento con lo spirito di una festa che è stata ricca di momenti di intrattenimento e spettacolo. Ma la parte più interessante è stata quella della partecipazione al piccolo laboratorio per la preparazione di dolci e altri piatti utilizzando prodotti del Progetto NaturaSi, messi a disposizione, veicolando, così il messaggio dell’importanza di una sana alimentazione per salvaguardare la propria salute.

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