Tasi e Imu a Modica. D’Antona: “Il sindaco non dice….”

vito d'antona

I modicani chiamati a pagare entro il  16 dicembre le rate di saldo della Tasi e dell’Imu, “nella misura spropositata che lo stesso Sindaco e la sua maggioranza hanno riservato ai cittadini, facendo di Modica una tra le città a più alta tassazione”. La denuncia è del consigliere comunale di Sel, Vito D’Antona, secondo cui il  il Sindaco non dice:

“l’Amministrazione Comunale di Modica anche per l’anno 2015 ha confermato che i cittadini di Modica dovranno pagare, come l’anno scorso, la Tasi , la quale sarà dell’1,85 per mille, che assieme all’Imu, anch’essa confermata, porta la tassazione complessiva in modo spropositato al 10,45 per mille, vicinissima al limite massimo che per legge non può superare il 10,60 per mille;
anche quest’anno l’Amministrazione e la sua maggioranza hanno deciso, diversamente da come fanno moltissimi comuni, di non mitigare l’impatto su famiglie e imprese, attraverso riduzioni ed esenzioni collegate al reddito, al carico familiare o alla rendita catastale, stante il fatto che la Tasi si paga anche sull’abitazione principale e che la devono pagare anche gli inquilini.
Senza parlare della Tari, tra le più alte degli ultimi anni ed inoltre nel 2015 non è stata restituita quella richiesta in più nel 2014 rispetto al costo del servizio.
Ai cittadini viene presentato il conto dell’improvvisazione dell’attuale Amministrazione nella gestione finanziaria del Comune: l’eccessiva tassazione, la mancanza, a metà dicembre del bilancio di previsione 2015, il conto consuntivo 2014, predisposto per ben tre volte dalla Giunta, la spesa fuori controllo, lo smantellamento dell’ufficio ragioneria, le ferree prescrizioni della Corte dei Conti, la discutibile nomina di un esperto finanziario, il tentativo di esternalizzazione del servizio di riscossione tributi con costi a carico dei cittadini”.

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