Dopo lo sciopero dei medici non si placano le polemiche in Sanità. La parlamentare del M5S, Marialucia Lorefice, che si è detta vicina alla classe medica «costretta da un Governo ‘cieco’» a difendere non solo i diritti dei lavoratori ma anche, e soprattutto, il diritto all’assistenza sanitaria, commenta le scelte in Stabilità dello stesso Governo: «Clientelismo invece di meritocrazia e strada spianata all’ospedalizzazione privata piuttosto che a quella pubblica.
Non c’è alcun filo conduttore -spiega la Lorefice- tra le necessità della Sanità italiana e le decisioni in Stabilità effettuate da questo Governo che dopo aver bluffato, tra un finto emendamento e l’altro, ha deciso di non stanziare neanche un centesimo per garantire gli standard ospedalieri con la giusta possibilità di assunzioni di medici ed infermieri, di cui invece tutto il comparto sanitario ha necessità, nonché garantendo il diritto alla mobilità. Con i colleghi del M5S avevamo presentato -evidenzia la deputata nazionale- un emendamento per l’assunzione di tremila medici e tremila infermieri, su tutto il territorio nazionale, sarebbe stata necessaria una copertura di 300 milioni di euro che poteva essere garantita dal gettito derivante dall’aumento dell’1% della tassazione sugli istituti bancari. A mezzo di un altro emendamento avevamo previsto un piano per la mobilità straordinaria. La cosa che fa più rabbia è che non solo questo Governo non si cura di intervenire in maniera economicamente adeguata a favore dell’assistenza territoriale e della continuità assistenziale ma ha anche introdotto una deroga al decreto ministeriale sugli standard ospedalieri a tutto vantaggio del privato. Inutile evidenziare le conseguenze di tanta superficialità. Basta guardare i medici costretti a turni massacranti, così come gli infermieri. E, poi, c’è la precarizzazione selvaggia del personale sanitario. I cittadini si rivolgeranno sempre più al privato, per la gioia di chi ha puntato proprio a questo. E nel pubblico? Non c’è nulla di non chiaro. Il Governo è trasparente nella volontà di raggiungere proprio questi obiettivi. Alla faccia dei cittadini, come sempre».