Operazione “Polvere rosa” a Pozzallo. In Appello confermate sei condanne su sette

corte d'appello catania

Sei condanne su sette sono state confermate dalla Corte d’Appello emesse nel mese di gennaio 2015 dal Gup del Tribunale di Ragusa, Andrea Reale, nei confronti delle persone coinvolte nell’operazione antidroga “Polvere rosa”, eseguita dai carabinieri a Ispica, nel gennaio dello scorso anno. Tutti avevano praticato il giudizio abbreviato. Quattro anni e 8 mesi e 30 mila euro di multa sono stati confermati per Sebastiano Morana, difeso dall’avvocato Giovanni Giuca; due anni, otto mesi e seimila euro a Rosy Gieri,

difesa dall’avvocato Enrico Cutrone; un anno e quattro mesi di reclusione oltre a 2400 euro di multa per Silvia De Liberto, difesa dall’avvocato Giuseppe Rizza(concessa la sospensione); Francesco Agosta, pozzallese, difeso dall’avvocato Nino Savarino, è stato condannato, invece, a tre anni, quattro mesi e 20 mila euro di multa. sei anni e mezzo e 30.600 euro di multi, rispetto ai sette anni di reclusione di primo grado, sono stati inflitti al tunisino Mohsen Souf, di 34 anni, difeso dall’avvocato Massimo Garofalo, ritenuto il fornitore della droga al gruppo pozzallese. Miloud Alimi, 38 anni, è stato condannato a due anni e 4 mesi, era difeso dagli avvocati Daniele Scrofani ed Enrico Cutrone. Le attività di indagine condotte dai Carabinieri avevano permesso di accertare le responsabilità dei 12 soggetti nello spaccio di sostanze stupefacenti nella Provincia di Ragusa ed in particolare a Pozzallo. Nel corso delle indagini emerse un’ intensa partecipazione femminile nella gestione degli affari della droga. Infatti le 4 giovani donne arrestate, si occupavano attivamente e personalmente per l’organizzazione dell’acquisto, il trasporto e la detenzione ai fini di spaccio dei quantitativi di sostanza stupefacente. In particolare contattavano direttamente i fornitori, solitamente extracomunitari, organizzavano i viaggi, tramite altre persone fidate, finalizzati all’acquisto ed infine provvedevano alla suddivisione in dosi delle sostanze stupefacenti ed al successivo spaccio al dettaglio, generalmente all’interno delle proprie abitazioni durante l’assenza dei genitori.

L’attività investigativa svolta dai Carabinieri ha permesso di ricostruire questa rete di spacciatori operanti nella provincia di Ragusa ed in particolare a Pozzallo, Ispica, Modica e Vittoria. Le indagini erano cominciate nell’estate del 2012 sul conto di una delle arrestate che, a quel tempo agli arresti domiciliari per reati in materia di droga, aveva attirato l’attenzione dei Carabinieri di Pozzallo per le sue spregiudicate attività nelle cessioni di stupefacenti. Infatti gestiva un vero e proprio spaccio al dettaglio sul comune di Pozzallo, direttamente dalla sua abitazione dove era frequente un via vai di giovani.

La ragazza, in particolare, prendeva diretti accordi con spacciatori extracomunitari per poi avvalersi di altre persone di fiducia per l’acquisto e il trasporto fino alla propria abitazione dove, nei momenti di assenza dei genitori, provvedeva alla suddivisione in dosi ed alla successiva cessione dello stupefacente, addirittura lanciandolo dal balcone.

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