Stipendi. I Forconi a fianco dei lavoratori ecologici di Modica

operatori ecologici

I lavoratori che non ricevono lo stipendio vivono un vero e proprio dramma personale e sociale che lede la dignità della persona e mette seriamente in difficoltà molte famiglie. Lo denuncia il Movimento dei Forconi di Modica per il quale il fatto che l’amministrazione comunale “giochi sulle vite di queste persone con un minuetto politico fatto solo di false promesse e vanti personali è davvero vergognoso”. “L’amministrazione di Modica si rivela ancora una volta fallimentare e lo fa con le sue stesse mani. Che il consigliere Tato Cavallino, di cui si fa fatica a ricordare in quale corrente politica sia attualmente, dato che si muove più veloce del vento, chieda sulla vicenda l’intervento del Prefetto, ci sembra veramente assurdo. Se il Prefetto deve intervenire per la questione di un debito come questo,

allora si dovrebbe dichiarare definitivamente il dissesto, prendendo in considerazione tutti i debiti che sono vantati verso il Comune di Modica e che il sindaco, a fronte dei milioni di euro ricevuti, avrebbe dovuto pagare. Invece pare che i soldi per coprire i debiti siano stati spesi per tante cose, tranne che per i debiti stessi. E ora chi li pagherà? I modicani, che hanno già le tassazioni tra le più alte della provincia? Se il buon Cavallino chiede l’intervento del Prefetto, forse grazie ai suoi nuovi appoggi politici, per mettere fine a una questione così delicata, si pensi anche a tutte le situazioni insolute che restano appese sul Comune Modicano e su tutti i cittadini. E alla provocazione che a Natale i lavoratori Puccia vadano a festeggiare a casa del primo cittadino, come proposto da qualcuno, ora noi diciamo che gli ospiti dovrebbero essere molti di più, se si guarda alle cooperative sociali che aspettano soldi e stipendi e alle partecipate che battono cassa e liquidità. Intanto però si dibatte su quanto siano costate le luci di Natale, su Chocomodica e ancora si fanno i conti per i tanti viaggi a Expo, forse un po’ troppi, e per i tanti lavori nelle contrade di campagna, quando a volte basterebbe guardare anche un po’ più vicino. Ma si sa, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, a meno che a parlare non siano gli intressi di pochi, sempre a discapito di quelli di tutti. I modicani ovviamente. E’ tempo per questa fallimentare amministrazione di dimettersi”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa