Ancora una netta vittoria per il Padua Rugby Ragusa. Questa volta a farne le spese è il Syrako Siracusa. Adesso mancano solo 3 punti per la matematica qualificazione alla Poule Promozione

peppe_iacono_syrako

Quando si vince in modo netto, non è facile capire se il successo sia arrivato perché si è superiori o grazie al fatto che gli sconfitti hanno giocato male. Parlando dell’odierna vittoria per 49 a 0 del Padua Rugby Ragusa sul Syrako Siracusa, non crediamo di fare torto alla squadra ospite se diciamo che a fare differenza sia stato il bel gioco dei biancazzurri.
Superiori con il pack, sia in mischia ordinata che in maul e disciplinati ed efficienti nelle touches, più concreti con i trequarti, i ragusani hanno dominato il lungo e in largo l’incontro e, se solo avessero concretizzato tutta la mole di gioco prodotta il risultato sarebbe certamente stato più largo. Ci sono stati, è vero, i primi venti minuti del secondo tempo, durante i quali i biancazzurri hanno alzato il piede dall’acceleratore permettendo ai tuttineri di installarsi nei 22 iblei, ma questa fase, chiamiamola di “riposo”, si è comunque conclusa senza alcun danno per i padroni di casa. E nel momento in cui i paduini hanno deciso di ricominciare a giocare sono stati capaci di violare la meta avversaria per ben altre 4 volte.
A partire forte sono subito i padroni di casa, che mettono in difficoltà più volte la difesa ospite, costringendo i siracusani, per evitare maggiori danni, a commettere ripetuti falli. Due di questi, al 3° e al 6°, si trasformano in sei punti grazie ai calci di Peppe Iacono.
Dicevamo che la squadra di coach Greco ha dominato in lungo e in largo le fasi statiche, e tutti sappiamo quanto possa essere devastante una mischia nettamente superiore a quella avversaria.
Dal 13° al 29° si mette in moto il Trans Padua Express. In quei 16 minuti le tre touche che si giocano nei 22 siracusani si trasformano in altrettanti trenini biancazzurri che hanno come stazione finale l’area di meta avversaria. Il capotreno, in tutte e tre le occasioni, è Giorgio Carbonaro, che guida con maestria e che riesce sempre a portare a destinazione il convoglio.
Delle tre mete segnate dalla seconda linea iblea, al 13°, al 21° e al 29°, solo l’ultima viene trasformata dal piede di capitan Iacono.
Così, quando il cronometro segna il trentesimo minuto e il tabellone il 23 a 0, tutti pensano che i giochi siano fatti e che il punto di bonus stia lì per arrivare.
Invece negli ultimi 10 minuti del primo tempo l’incontro si fa più equilibrato e in campo non accade nulla di rilevante.
Alla ripresa del gioco assistiamo subito una travolgente azione dei trequarti, che potrebbe essere finalizzata da Peppe Iacono il quale però, con un gesto di altruismo, invece di chiudere in meta decide di allungare l’ovale ad Emilio Burgio, al rientro in campo dopo un’assenza di ben 6 anni. Le cose però non vanno come il capitano biancazzurra avrebbe voluto e la difesa ospite riesce a mettere una pezza al buco.
Ed è a quel punto che il Padua, forse perché si sente troppo superiore agli avversari, forse perché decide di riposarsi per un po’, tira i remi in barca e lascia il pallino del gioco in mano ai siracusani.
Per 20 minuti buoni si resta nei 22 biancazzurri. Il Syrako, giocando soprattutto con gli avanti, si fa pericoloso in diverse occasioni senza però riuscire mai a superare la diga iblea.
D’improvviso, intorno al ventitreesimo, così come a inizio ripresa si era spento, il Padua si riaccende e ritorna a giocare come sa e come ha fatto per tutto il primo tempo.
Al 66° arriva la meta del bonus. Touche appena fuori i 22 siracusani, maul, fallo dei difensori, calcetto a seguire di Peppe Iacono, ovale raccolto al volo da Alessandro Cappa, meta. Azione da manuale e applausi a scena aperta dalla panchina e dalla tribuna. Con la trasformazione del capitano fa 30 a 0 e 5 punti in più in classifica.
Il Padua sembra avere adesso una marcia in più e mette alle corde gli avversari.
Tre minuti dopo il Syrako gioca una mischia sulla linea dei propri 5 metri, ma il pack paduino conquista l’ovale e Adriano Nicita, di forza, va a tuffarsi in meta.
Al 77° ancora una touche sui 5 metri aretusei, con il carrettino ibleo che avanza e con Giorgio Comitini lesto a farsi dare l’ovale e a cogliere di sorpresa la difesa ospite.
Al 79° il signor Carmelo Censabella di Catania, senza sbavature la sua direzione, nega la gioia della meta ad Albert Di Grandi perché non permette al Syrako di giocare veloce una touche (Di Grandi aveva intercettato il lancio e si era fiondato in area di meta).
Un minuto dopo il flanker biancazzurro si rifà concludendo sotto i pali l’ennesima pregevole azione dei trequarti paduini. Con la trasformazione di Peppe Iacono il tabellone segna 49 a 0 e l’arbitro fischia la fine delle ostilità (per modo di dire perché la partita è stata correttissima).
Adesso il campionato di serie C1 si ferma per le festività di fine anno. Alla ripresa, il 10 gennaio, il Padua sarà impegnato in casa della capolista Nissa. Sette giorni dopo andrà in scena il derby ibleo. Ai biancazzurri mancano solo tre punti per staccare il biglietto di ammissione alla Poule Promozione. Chi vuole faccia tutti gli scongiuri del caso, ma la missione non sembra impossibile.

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