E’ Luisa Lantieri il commissario ad acta nominato per approvazione il bilancio del Comune di Modica

luisa lantieri

E’ stato il neo assessore regionale alla Funzione Pubblica,   Luisa Lantieri, ad avere nominato il commissario ad acta nominato dalla regione per l’approvazione del bilancio del Comune di Modica.
Il bilancio di previsione 2015 avrebbe dovuto essere approvato, in base all’articolo 151 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, entro il 31 dicembre 2014. Il 24 dicembre precedente, cioè sei giorni prima della scadenza, il termine fu spostato (dal Ministero competente) al 31 marzo 2015 (D.m. 24 marzo 2015); il 21 gennaio 2015 l’Assessorato regionale delle autonomie locali ha emanato la circolare n. 1 del 21 gennaio 2015, con cui invitava i Comuni a preparare i bilanci di previsione in modo da evitare l’intervento sostitutivo del commissario ad acta; il 16 marzo 2015, ossia 14 giorni prima della scadenza, venne il Decreto ministeriale 16 marzo 2015 che differì per la seconda volta la data di approvazione del bilancio di previsione al 31 maggio 2015; la data fu ulteriormente differita (la quarta volta) col Decreto ministeriale 13 maggio 2015 al 30 luglio 2015;
– lo stesso 30 luglio è stata differita, con Decreto ministeriale 30.7.2015, al 30 settembre 2015. Stavolta il differimento vale solo per i comuni siciliani. E’ il quarto differimento in un anno.

“A ben pensarci – denuncia Ivana Castello, consigliere comunale del Pd – dovrebbe essere rivisto l’intero sistema: quello nazionale e quello regionale della Sicilia. Talune date non possono essere ridefinite a piacimento e come riesce più comodo. Ciò che ci va di mezzo è la buona amministrazione, anche se è facile concludere che, a guardare queste stranezze, tutte proprie della politica di bassa lega, i disastri compiuti nel passato finiscono per ripercuotersi sul presente. Diciamocelo una volta e per tutte con chiarezza: abbiamo giocato tanto, troppo, coi residui e con gli avanzi fittizi. Troppo! E la cosa brutta, cari cittadini, è che ancora si continua a giocarci. Il politico si lamenta del burocrate: ma lui non è in condizione di rispettare cinque date di fila, cambiate a distanza di due-tre mesi l’una dall’altra. Il burocrate è un danno, nessuno lo discute; ma il politico tradizionale e chi si ispira ancora ai metodi e alle vecchie scelte, che identifica il governo con la campagna elettorale, è estratto essenziale di peste bubbonica.
Oggi, orecchiando Federico Garcia Lorca, è accaduto quello che accade sempre: un politico, incapace di far approvare nei termini il bilancio di previsione, è stato sostituito da un burocrate che, per l’occasione, si denomina commissario ad acta: commissario per un solo atto. Egli deve fare quello che il politico non ha saputo fare. E’ una gran bella figura che facciamo. Basta, mi domando, un commissario che compia un solo atto? Non sarebbe più opportuno un commissario che lo sostituisse in toto?
Innanzi alla domanda che il Commissario ad acta ha posto al Responsabile finanziario, su quali fossero i motivi di tanto ritardo, la risposta è stata disarmante: lo schema di bilancio è in lavorazione; il ritardo è dovuto allo svolgimento di altri importanti compiti. Quali sono questi importanti compiti? L’approvazione del rendiconto 2014 e il riaccertamento straordinario dei residui.
Certo è un anno che si parla di riaccertamento straordinario dei residui: glieli volete dare almeno altri dieci anni? E qui torna alla memoria l’ultima polemica consiliare sull’organizzazione dell’ufficio finanziario comunale. Su cui conto di tornare a breve”.

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