I SINDACATI STABILIZZAZIONE PERSONALE AL COMUNE DI CHIARAMONTE GULFI: UN PRIMO PASSO IN AVANTI

CGIL CISL E UIL

Con la messa in ruolo di cinque unità di personale si chiude una prima fase del percorso di stabilizzazione del personale precario del Comune di Chiaramonte Gulfi. Le organizzazioni sindacali di categoria di CGIL – CISL – UIL – SILPOL in questi anni si sono adoperata anche al Comune di Chiaramonte Gulfi per dare risposte concrete a tutti i lavoratori che da tanti anni sono in attesa di una occasione lavorativa stabile.

Alla fine del 2014 dopo un serrato confronto con l’Amministrazione Comunale si è definito un percorso amministrativo per la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato di ben 35 unità di personale, su 41.
La legge Delrio ha però complicato le cose.
In occasione di un incontro con la parte pubblica, a metà 2015, è stato richiesto dai sindacati un immediato intervento per operare, in virtù di alcuni pronunciamenti delle Corte dei Conti, utilizzando le quote assunzionali disponibili degli anni 2011,2012 e 2013, non soggette al blocco. Così è stato nei mesi successivi e riteniamo ciò un passo in avanti, con l’obiettivo della definitiva stabilizzazione di tutto il personale.
Nel contempo CGIL – CISL – UIL – SILPOL avevano richiesto di aumentare le ore settimanali di servizio in favore di tale personale. Grazie a ciò tutti i precari del Comune, fino a dicembre 2015 hanno goduto di tale aumento delle ore lavorative.
Dopo questa esperienza più che positiva che ha notevolmente migliorato i servizi comunali le Organizzazioni Sindacali richiedono che l’incremento orario sia confermato anche nel 2016.
Ma, come detto, siamo solo all’inizio del cammino. Lo sforzo che congiuntamente occorre sostenere è quello di portare avanti in tutti i modi il processo di stabilizzazione e assicurare a tutti il personale precario condizioni lavorative stabili nel tempo.
In questo senso ci sarà la massima determinazione da parte delle Organizzazioni Sindacali che sono impegnate anche in campo nazionale regionale per superare questa iniqua situazione che coinvolge migliaia di lavoratori pubblici in tutta la Sicilia.

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