Domani Presentazione del progetto “Ispica Ospitalità Diffusa”, un nuovo modello di accoglienza territoriale-

ISPICA - SALUTAMU - INVITO CONFERENZA STAMPA MERCOLEDI' 6 GENNAIO ORE 18 AULA CONSILIARE PALAZZO BRUNO DI BELMONTE

“Salutamu” è il titolo introduttivo della conferenza stampa che si svolgerà domani ore 18, nell’aula consiliare di Palazzo Bruno di Belmonte. Sarà presente il Sindaco Pierenzo Muraglie. Borghi e centri storici saranno i luoghi dove cercare. Vecchie casupole disabitate, da riportare a nuovo, diventeranno piccole e accoglienti strutture ricettive. Le camere degli ospiti si trasferiranno dentro queste pittoresche abitazioni. I dedali di viuzze nel cuore vecchio della città saranno i corridoi.

Gli scorci panoramici diventeranno quelle terrazze dove perdersi con il cuore e con la mente. Tutto ciò si sintetizza in due parole: alberghi diffusi. Un modello di turismo responsabile, made in Italy, che cambierà e rivaluterà il panorama dell’offerta turistica di Ispica, utile allo sviluppo di borghi e di centri storici perché non c’è bisogno di alberghi nuovi, ma di nuovi alberghi. La caratteristica degli alberghi diffusi è quella di far provare l’esperienza di vita tipica del posto, anche a tavola. Grazie all’aiuto ed alla collaborazione di proprietari di case, di aziende e realtà di eccellenza nel territorio, l’obiettivo sarà quello di creare una “rete diffusa”, che, attraverso molteplici esperienze, itinerari tematici ed enogastronomici, consenta di scoprire l’identità e l’unicità della città, vivendo allo stesso modo di noi siciliani: con lentezza, gustando colori, sapori, momenti e con quella che è stata definita l’arte tipica del Sud; “annacarsi”.
“Ispica Ospitalità Diffusa” è un progetto che mira a creare ad Ispica un modello di accoglienza territoriale dell’ospitalità diffusa e sarà presentato mercoledì, 6 Gennaio 2016, alle ore 18, presso l’aula consiliare di Palazzo Bruno di Belmonte. L’idea è semplice. Bisogna fare in modo che i turisti possano vivere l’esperienza autentica dei luoghi, immergendosi nella realtà ispicese, sentendosi a casa propria. Il fine è quello di regalare ai visitatori la possibilità di conoscere non un luogo, ma un modo di vivere. Il turista non ammirerà solo le chiese, i palazzi, la “cava”, ma ritornerà a casa consapevole di aver vissuto una profonda esperienza di viaggio proprio grazie alla qualità della vita che Ispica offre.
«Abbiamo bisogno della collaborazione degli ispicesi – spiegano i promotori dell’iniziativa Michela Agnello, Claudio Cavarra, Angela Giunta, Carmelo Giunta, Francesca Giunta e Maria Elisa Gradanti – a partire dai proprietari di quelle casupole da ristrutturare, trasformandole nelle piccole e pittoresche strutture ricettive che facciano innamorare i turisti proprio per la loro meridionalità, puntando quindi sulla valorizzazione delle tipicità locali. Ci proponiamo di valorizzare il centro storico ispicese – aggiungono – curandolo e mai abbandonandolo. Partiremo dalle zone del Carmine e del Gesù, aree più di tutte le altre rappresentative del concetto di ospitalità diffusa, proprio perché caratterizzate da casette, vicoli, “curtigghi” e prospetti di pregio. Desideriamo che – concludono i promotori dell’iniziativa – le microstrutture ricettive presenti abbiano un coordinamento tra di loro, consentendoci di affrontare mercati che richiedono più posti letto. Per questo motivo, crediamo nella formula dell’ospitalità diffusa, coinvolgendo tutte le attività e gli imprenditori locali.

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