Confcooperative: la svolta con la nascita dei comitati territoriali e la riconferma al vertice per Giovanni Gulino a Ragusa

assemblea confcooperative

Una svolta epocale nel segno dell’unità e nella riconferma al vertice per Giovanni Gulino. Confcooperative cambia la sua organizzazione nell’isola, creando i comitati territoriali che, come nel caso della provincia di Ragusa, partono subito con un’unità di intenti e con l’elezione, all’unanimità, dell’uscente presidente Giovanni Gulino. Ieri sera l’assemblea 2016 a Villa Fortugno a Ragusa, alla presenza del vicepresidente nazionale Gaetano Mancini, ha sancito questo importante cambiamento che mira a migliorare l’organizzazione stessa di

Confcooperative, offrendo maggiori servizi proprio alle cooperative ma anche una nuova rappresentanza tra idee, progetti e un nuovo futuro, come ricordava lo slogan. Un compito complesso ma al tempo stesso dedicato alla stesura di proposte decisive per ammodernare l’ordinamento cooperativo, riscattando la reputazione laddove, ingiustamente, le cooperative sono state accusate anche generalizzando, promuovendo un nuovo ciclo di sviluppo imprenditoriale. Ci si muoverà lungo queste linee programmatiche esplicitate dinnanzi non solo al folto pubblico di rappresentanti del mondo cooperativistico ma anche del mondo politico, economico e sociale. Il traguardo finale è il progetto di “Alleanza” delle cooperative italiane.
“Si riparte nel segno dell’unità territoriale ma anche dell’unità regionale, con un’unica federazione pronta a dare servizi e rilanciare il mondo della cooperazione in questo delicato momento di crisi economica – spiega il riconfermato Giovanni Gulino – Un compito arduo che riparte dalla consapevolezza che siamo l’unico settore che è riuscito a reggere, nonostante la crisi. Significa che abbiamo già imboccato la strada giusta e occorre percorrerla fino in fondo”.
E in quest’ottica di sviluppo collettivo è necessario, e Gulino lo lancia come un vero e proprio appello, ritrovare il dialogo costruttivo anche con le altre realtà associative e di categoria: “Si deve tornare al dialogo e ad essere protagonisti della nuova progettualità. Lo dobbiamo fare anche in vista del rinnovo delle Camere di Commercio. Le tre realtà camerali del Sud Est, Ragusa, Siracusa e Catania, insieme possono davvero rappresentare un valore aggiunto importantissimo per un territorio eccezionale. Occorre mettere da parte la litigiosità che rischia solo di danneggiare e di far trovare a chi vince le ceneri. Dobbiamo invece tutti insieme scrivere una nuova pagina per il mondo delle imprese con progettualità e sviluppo come parole d’ordine”.
Un nuovo percorso di cambiamento che vede Confcooperative, come confermato anche dal vicepresidente nazionale Gaetano Mancini, ancora più vicino alle cooperative presenti sul territorio: “Un cambiamento che ha insiti grandi e positivi risvolti e ci porterà ad essere un’organizzazione più efficiente ed efficace, orientata ad erogare servizi e costruire una nuova progettualità. Dobbiamo pretendere anche la massima trasparenza negli appalti sottolineando la marcia in più che come mondo cooperativistico abbiamo dimostrato. Dal 2008 al 2014 la crescita occupazionale all’interno delle cooperative è salita del 6,8% mentre negli altri settori dell’economia è scesa del 3 – 4%. Certo, è diminuita anche la marginalità ma complessivamente abbiamo retto rispetto agli effetti negativi di una crisi conclamata e riconfermando anche la funzione sociale che hanno le cooperative, creando nuovi posti di lavoro specie nelle fasce più deboli: giovani in cerca di prima occupazione, lavoro femminile, inserimento lavorativo di persone svantaggiate e immigrate, contribuendo anche alla loro integrazione sociale”. Nell’analisi sviluppata ieri, il settore agroalimentare rappresenta uno dei pilastri della nostra economia. Poi il momento di bilancio. In questi anni Confcooperative Ragusa e la sua classe dirigente si è impegnata, pur nelle difficoltà note, a rafforzare la competitività e la capacità imprenditoriale delle cooperative anche per affrontare meglio la concorrenza sul mercato e meglio sopportare la pressione della crisi, per dare voce alle esigenze e problematiche della cooperazione. Lo si è fatto sostenendo le imprese cooperativistiche verso una maggiore capitalizzazione e patrimonializzazione, mediante un accesso al credito mirato nonostante le notissime criticità dell’Ircac.
“Abbiamo promosso incontri per la formazione dei dirigenti delle cooperative e iniziative per lo sviluppo e la promozione di nuova cooperazione – ricorda Gulino – Per quanto riguarda lo sviluppo locale va messa in risalto la grande collaborazione con le altre associazioni di categoria e sindacali, con la partecipazione ai tavoli sia in Camera di Commercio che in Prefettura e la collaborazione con tutte le istituzioni del territorio pubbliche e private, anche rispetto ad importanti progetti. Obiettivi già raggiunti che aprono alla sfida del cambiamento con la consapevolezza che nello sviluppo del territorio c’è lo sviluppo delle cooperative”.
Durante l’assemblea si è provveduto ai vari adempimenti statutari e all’elezione, tra gli altri, dei consiglieri del comitato territoriale. A fianco del presidente Giovanni Gulino ci saranno Aurelio Guccione, Salvatore Borrelli, Stefania Covato, Marilena Meli, Alessandro Tumino, Antonino Marù, Maria Palazzolo, Carmelo Criscione.

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