I Forconi chiedono un confronto diretto con la parlamentare europea Michela Giuffrida domani alla conferenza dibattito organizzata dal PD a Ragusa

mariano ferro

Domani pomeriggio a Ragusa alle 17,30 all’Hotel Montreal i Forconi, anche se non invitati, saranno presenti alla conferenza dibattito organizzata dal PD per parlare, ancora una volta, di quale opportunità unica siano le risorse previste dal PSR 2014-2020 per promuovere gli investimenti nell’agricoltura dei prossimi anni. “Noi incontriamo nella concretezza della quotidianità, tutti i giorni, agricoltori in difficoltà che lottano per sopravvivere – spiega Mariano Ferro – . E cosa viene detto a queste persone e ai loro figli? Di investire in innovazione, quando con grandi difficoltà, lottano contro concorrenza sleale, un mercato estero che imperversa abbattendo i prezzi e la qualità”, sanciscono dal movimento dei Forconi. “Basta teatrini politici che sventolano ipotetici fondi.

Ci vogliono fatti, concretezza e interventi reali per salvare l’agricoltura”. “Vogliamo un confronto diretto con l’europarlamentare Michela Giuffrida”, sancisce il leader del movimento. “E’ alla parlamentare, la cui partecipazione è prevista per relazionare sull’argomento, quale rappresentante di questa Sicilia orientale, che ci vorremmo rivolgere per ricordarle che il Sudest è la zona più agricola della Sicilia. Che ci vogliono finanziamenti concreti e non vane illusioni di risorse per modernizzarsi”. Le risorse previste del PSR che ben vengano ma non saranno queste a salvare un settore così ad oggi penalizzato e in crisi. Ci vogliono fatti concreti che sollevino le difficoltà di tanti piccoli imprenditori soffocati dalla crisi e soprattutto da una concorrenza sleale. Che si attuino tutte le azioni necessarie per arginare un fenomeno così devastante per il settore agricolo. Come si fa a parlare di investimenti se non risolviamo l’aspetto commerciale che ci vede perdenti nei confronti dei Paesi emergenti? Non si può parlare di agricoltura innovativa se ci lasciamo massacrare dalla concorrenza letteralmente sleale. Se la comunità Europea vuole darci una mano per continuare ad esistere e rilanciare l’agricoltura italiana deve prima spiegarci per quale motivo abbia inserito le norme di salvaguardia nell’accordo Euro-Mediterraneo e non le abbia mai messe in atto. Ci spieghi se e come intende sanzionare severamente i venditori del falso Made in Italy . Come pensa di rendere seri e severi i controlli su tutta la merce importata a tutela della nostra salute? Cosa vuole fare in buona sostanza di questi eroi di produttori pazzi del loro lavoro che stanno opponendo la loro resistenza al rischio di estinzione? Sabato è il 16 Gennaio ed è l’anniversario dell’inizio delle manifestazioni di quattro anni fa, non riusciamo più a digerire parole, queste erano le domande di quattro anni fa e sono rimaste le stesse. Le risposte non sono mai arrivate, nel frattempo il disastro non ha mai smesso di mietere vittime. Ognuno ne tragga le sue riflessioni.

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