Il futuro di palazzo Carfì a Vittoria, anche il movimento politico Sviluppo Ibleo chiede spiegazioni all’Amministrazione comunale

Andrea La Rosa presidente commissione Bilancio

“Come movimento politico Sviluppo Ibleo riteniamo opportuno unirci alla richiesta proveniente dal presidente della commissione Cultura del Comune di Vittoria per sollecitare la Giunta Nicosia a fornire delle risposte sul caso di palazzo Carfì”. A dirlo è il consigliere comunale Andrea La Rosa che sollecita a sua volta l’Amministrazione comunale ad attivare una interlocuzione con il Libero consorzio comunale di Ragusa, vale a dire l’ex Provincia, per fare in modo che la struttura possa essere finalmente consegnata alla collettività vittoriese.

“Tutti sappiamo – afferma La Rosa – come la struttura in questione avrebbe dovuto accogliere la raccolta etnografica, antropologica e archeologica di proprietà del signor Zarino. A distanza di anni, però, non è ancora accaduto nulla. Ci sono tutta una serie di passaggi che lasciano il tempo che trovano visto che, ad oggi, l’immobile, costato ai contribuenti qualcosa come 3,1 milioni di euro, non è fruibile e soprattutto non si conosce quale sorte gli riserverà il futuro. Ecco perché riteniamo che l’Amministrazione comunale debba assumersi la responsabilità, non foss’altro perché il palazzo sorge in centro storico, di adottare i necessari provvedimenti per prendere in mano la situazione e indirizzare le procedure verso la rapida consegna della struttura. E’ chiaro che se l’attuale sindaco Nicosia, come riteniamo, non dovesse riuscire nell’opera, sarà la nuova Amministrazione comunale a dovere intervenire in questo senso, ponendo tale obiettivo come una delle prime priorità da assolvere per cercare di sbrogliare tutta una serie di questioni irrisolte. La famiglia Zarino non merita tale disattenzione dopo tutto quello che ha fatto per la città di Vittoria”. La Rosa, inoltre, sollecita il commissario staordinario dell’ex Ap, Dario Cartabellotta, a verificare la possibilità di redigere un nuovo bando per l’affidamento della gestione considerato che la precedente non è più interessata. “Ad ogni modo – continua La Rosa – l’immobile di cui stiamo parlando rischia di rimanere inutilizzato ancora per lungo tempo. E tutto ciò non è affatto opportuno”.

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