Il cioccolato di Modica “svenduto” in una catena alimentare

michele colombo

Gira da qualche giorno su tutti i mezzi pubblicitari locali e nazionali un’offerta speciale che promuove il Cioccolato di Modica in vendita a 1,49 euro nei punti vendita Lidl: lo stesso prodotto artigianale su cui Modica sta scommettendo una sorta di equivalenza con la propria identità e la propria reputazione a tutti i livelli, è diventato oggetto di un’operazione commerciale di piccolissimo cabotaggio, della cui gravità pochi sembra si stiano rendendo conto realmente.
“Svendiamo il Cioccolato di Modica, con la stessa facilità con cui stiamo svendendo l’autorevolezza di un intero patrimonio storico e culturale – denuncia il consigliere comunale del Pd, Michele Colombo – che da sempre è stata propria della nostra città, preferendo esibirla a buon mercato sulle vetrine più nazionalpopolari, termine tanto caro al sindaco Abbate.
Mi sto adoperando per presentare un’interrogazione urgente affinché il primo cittadino spieghi al Consiglio comunale e a tutta la città quali sono le sue intenzioni personali, politiche e istituzionali sulla questione del Cioccolato: con questa operazione, credo infatti che sia colma la misura della beffa con cui da anni ci si continua a raccontare favole (in questo caso sì, e ci accontentiamo di usare il suo stesso linguaggio) sull’iter per il marchio Igp e dall’altro si consentono o addirittura si incoraggiano operazioni che arrecano un danno sostanziale – e potenzialmente irreversibile – alla percezione di questo prodotto, della sua storia e della sua qualità.
Dopo la trovata del “kit” per prepararsi a casa il cioccolato di Modica, presentata alla fine di ChocoModica, che ci pare la soluzione migliore per svilire del tutto la portata del rito della tradizione e la bellezza di venirlo a scoprire nelle botteghe artigianali della città, l’offerta speciale in un negozio di grande distribuzione, peraltro con informazioni imprecise in etichetta, potrebbe rappresentare il colpo mortale per un iter che viaggia già su un filo delicatissimo rispetto alle sue possibilità di successo.
Essendo il sindaco il nostro unico interlocutore di riferimento, chiediamo a lui che venga a spiegarci quali sono i suoi rapporti con il Consorzio di tutela e quali funzioni ritiene che debba avere giacché non svolge quella essenziale che dovrebbe essere, appunto, quella di tutelare il prodotto. Se dopo anni non si è riusciti ad assicurarne una tutela giuridica attraverso un marchio europeo, se non si è riusciti ad assicurarne una tutela dell’immagine né una tutela sul mercato, anzi addirittura su questi fronti si compiono questi magistrali colpi di harakiri, su quale strada si vuole davvero mettere il futuro del cioccolato di Modica e del progetto di marketing territoriale che gli è legato? Ce lo spieghi, lo stesso sindaco che è andato a Expo a portarlo come prodotto di eccellenza, salvo poi farsi fare sotto il naso questo genere di colpi bassi, e ci dica anche a che punto è la pratica per l’Igp, giacché se lui fa finta di dimenticarlo, gli assicuriamo che gran parte della città invece non se ne dimentica affatto”.

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