Si rileva un’ombra all’interno dell’auto guidata da Veronica Panarello, la donna accusata dell’omicidio del figlio Loris a Santa Croce Camerina, mentre parcheggia nel garage di casa e anche mentre passa davanti al supermercato Despar il giorno della morte del bambino di otto anni. Questo ciò che emergerebbe dalle immagini analizzate con l’impiego di un particolare software dall’esperto informatico, Marcello Locuro, mostrate a «Mattino Cinque».
Dai frame dei video, nell’autovettura Polo della donna che stava parcheggiando in retromarcia nel garage, «ci sarebbe una sagoma sul sedile posteriore, lato opposto al conducente».
«Nel passaggio dalla rotonda di fronte al supermercato Despar emergerebbe alla guida dell’auto una figura con corporatura robusta, non riconducibile a Veronica Panarello».
Dalla visione dei frame, sostiene di avere anche individuato «nella Polo con a bordo Veronica la presenza in auto anche dei due figli» della donna. Secondo questa analisi in auto con l’imputata ci sarebbe una seconda persona, che potrebbe avere avuto un ruolo nella vicenda. L’avvocato Francesco Villardita, che assiste Veronica Panarello, ha detto di «non essere a conoscenza» di questa analisi e di «non potere parlare di ciò che non si conosce».