PROCESSO PER L’OMICIDIO DEL MODICANO CONCETTO OCCHIPINTI. TESTIMONE OCULARE: “HO VISTO UNA SCENA DAL MIO BALCONE”

Con l’escussione di un testimone oculare che finalmente i carabinieri sono riusciti a reperire dopo diverse convocazioni, si avvia verso le conclusioni il processo davanti alla Corte d’Assise di Siracusa (presidente Benanti) per l’omicidio preterintenzionale del modicano Concetto Occhipinti, 32 anni, modicano, deceduto all’Ospedale Garibaldi di Catania nella prima decade del mese di settembre del 2007 e per la cui morte è imputato Giorgio Scivoletto, 32 anni, anch’egli di Modica, difeso dall’avvocato Salvo Maltese. La Corte ha escusso Giovanni Stracquadanio, accompagnato coattivamente, il quale ha raccontato che la notte del fatto si era affacciato al balcone, poiché vicino di casa della vittima, perché aveva udito del trambusto. “Ho visto Scivoletto – ha detto il teste – che sollevava la vittima da terra ma che poi la stessa cadeva nuovamente sbattendo con violenza la testa”. E’ stato sentito anche uno zio di Occhipinti, che ha tracciato il modo di vivere del giovane. Resta da interrogare l’ultimo teste, Gina Runza, che è irreperibile ed i giudici per questo hanno dato incarico ai carabinieri di effettuare le ricerche per accompagnarla il prossimo 12 gennaio. Secondo l’accusa intorno alle 5 del 21 agosto 2007, nei pressi dell’ abitazione della vittima, in Via Abita a Modica Alta, ci sarebbe stato un violento diverbio. Occhipinti sarebbe stato prima spinto violentemente contro il portone e poi sbattuto con la stessa foga a terra dove avrebbe battuto la testa. I familiari di quest’ultimo sono costituiti in giudizio attraverso l’avvocato Alessandra Modica Bittoldo. Secondo i periti la morte del giovane non è da ricondurre all’uso di droga ma ad un gravissimo trauma cranico probabilmente per un solo colpo subito contro una superficie dura, rigida(pavimento o parete)che avrebbe determinato un edema polmonare acuto provocato da un edema cerebrale irreversibile, anche se gli esami tossicologici, attraverso i rilievi piliferi fecero emergere abbondanti tracce di cocaina ed eroina.
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