ISPICA. AREA POPOLARE: “SU RIPASCIMENTO MORBIDO SINDACO MURAGLIE POLITICAMENTE ‘SCHIZOFRENICO’”

area popolare

“Il progetto di ripascimento della spiaggia di Ispica non gli piace, o forse sì. Ma, di certo, la sua amministrazione non ha fatto nulla per ottenere il finanziamento complessivo dell’opera”. È un duro attacco frontale quello scagliato stamani, a mezzo comunicato stampa, dal coordinamento politico ispicese di Area Popolare nei confronti del sindaco Muraglie, accusato di “schizofrenia politica” in merito ai toni trionfalistici da egli utilizzati nell’annunciare

alla città l’avvenuta ammissione a finanziamento del progetto complessivo delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico interamente elaborato dall’Amministrazione Rustico (i cui lavori di primo stralcio sono stati appaltati a maggio dello scorso anno) e che, secondo indiscrezioni, Muraglie avrebbe tentato di revocare una volta insediatosi a Palazzo di Città.
Questo il testo integrale del documento di AP:
“Il 18 maggio 2015, in occasione della firma del contratto di appalto con la ditta Pacos, che sta eseguendo i lavori di primo stralcio delle opere di contrasto all’erosione sulla spiaggia di Santa Maria del Focallo, l’allora assessore Paolo Mozzicato l’aveva dichiarato chiaramente: “Questa Amministrazione, oltre ad aver centrato un traguardo importantissimo, è riuscita, con caparbietà, lungimiranza e molto coraggio, a dotare il Comune di Ispica di un progetto complessivo e definitivo, completamente finanziabile e cantierabile. È, questa, la migliore eredità che si possa lasciare al futuro Sindaco della Città”; e non serve a nulla aver reso indisponibili alla consultazione i comunicati stampa della precedente amministrazione sul sito del Comune: gli ispicesi lo ricordano benissimo. Come ricordano, altresì, che durante un incontro fra Legambiente ed il candidato sindaco Muraglie, svoltosi durante la campagna elettorale, questi aveva espresso “qualche perplessità” sul ripascimento morbido e si era mostrato disponibile al dialogo” con gli esponenti del circolo Sikelion; questa disponibilità si sarebbe manifestata in tutta la sua avventatezza, una volta eletto Sindaco, in una riunione tenuta nel suo ufficio alla presenza dei rappresentanti di Legambiente, in cui si sarebbe vagliata la possibilità di revocare l’appalto dei lavori di primo stralcio, scongiurata solo dalle pesanti ed ingiustificabili penali che il Comune di Ispica avrebbe dovuto sborsare alla Ditta aggiudicataria nel caso in cui si fosse proceduto all’immotivata ed incomprensibile revoca dei lavori.
Adesso, lo stesso sindaco Muraglie, forse in piena crisi di personalità, annuncia che il Comune di Ispica è rientrato nell’elenco dei Finanziamenti concessi dalla Delibera di Giunta Regionale con cui è stato approvato il documento elaborato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri contenente gli interventi del cosiddetto “Patto per lo sviluppo della Sicilia 2015”, dichiarando testualmente che ciò  è stato reso possibile attraverso un attento lavoro di redazione di elaborati ed interlocuzioni con gli Uffici Regionali e Ministeriali, che l’Amministrazione e gli Uffici Comunali hanno realizzato negli ultimi mesi.
L’intera vicenda ha dell’incredibile e assume i contorni del grottesco. Ci aspettiamo una replica stizzita del circolo Sikelion, a meno che Legambiente non si trovi nella stessa condizione di ‘schizofrenia politica’ del Sindaco, al quale ha chiesto a mezzo stampa l’affidamento dei locali comunali dell’ex Macello. Magari si accontenteranno di questo e a nulla saranno valsi gli incontri, i dibattiti e le diatribe scientifiche sulla ‘pericolosità’ del ripascimento da essi più volte paventata. Si fa buon viso a cattivo gioco, insomma, e pazienza se si è costretti a mentire agli ispicesi per poter affermare tutto e il contrario di tutto!
La verità è che gli unici provvedimenti completamente ideati, elaborati e portati a termine da questa Amministrazione nei primi sette mesi trascorsi alla guida della città, si limitano al ripristino dei gabinetti pubblici ed alla realizzazione dello striscione “Je suis Paris” esposto a Palazzo Bruno in seguito agli attentati di Parigi.
Quando non potranno più beneficiare dei frutti dell’attenta e lungimirante azione politica e amministrativa della Giunta che li ha preceduti, magari cominceranno a spremersi le meningi; ma, fino ad allora, abbiano almeno il buon gusto di non attribuirsi meriti che assolutamente non appartengono loro”.

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