Monterosso Almo, tempi stretti per l’amministrazione comunale per rielaborazione del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015/2017

Paolo Buscema

Tempi stretti per la rielaborazione da parte del Sindaco di Monterosso Almo e della Giunta del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015/2017. Il Commissario ad acta Giuseppe Petralia, nominato il 20 novembre 2015 con decreto dell’Assessorato Enti Locali Regione Sicilia n. 304, mercoledì scorso, 27 gennaio, ha “invitato” il Sindaco Paolo Buscema a convocare la Giunta per deliberare un nuovo schema di bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015/2017

provvisto di parere tecnico e contabile favorevole della responsabile dell’area economico finanziaria. Questi adempimenti dovranno essere adottati entro cinque giorni dalla data di recinzione ( avvenuta il 28 gennaio scorso )dello ” invito ad adempiere” con l’avvertenza che decorso infruttuosamente tale termine si procederà in via sostitutiva ad adottare gli atti omessi. Quindi entro oggi, primo febbraio 2016, la nuova deliberazione di Giunta dovrà essere pronta per essere trasmessa , con i relativi allegati previsti per legge, al revisore unico dei conti per il presctitto parere che dovrà essere reso nei rispetto del termine regolamentare. Il presidente del Consiglio Comunale, Gaetano Dibenedetto, decorsi i suddetti termine dovrà convocare , nel più breve tempo possibile e comunque nel rigoroso rispetto dei termini regolamentari, il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione 2015 . Tutti i consiglieri comunali dovranno approvare il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 e tutti gli atti propedeutici e connessi entro il termine massimo di 30 giorni dalla data della prima adunanza utile. Se il tutto non avverrà nei modi e termine previsti dalla legge interverrà il commissario ad acta Giuseppe Petralia con l’adozione delle deliberazioni commissariali di approvazione dei sopra citati documenti che comporterà anche l’applicazione delle sanzioni previste dai commi 3 e 4 dell’art. 109/bis dell’O.R.EE.LL. e della sospensione e successivo scioglimento del Consiglio comunale.

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