Raddoppio SS 194. Nota Segretario CGIL Avola

Ho inteso attendere qualche giorno prima di assumere, nella qualità di Segretario Generale della CGIL, una posizione ufficiale in riferimento al mancato, spero per il momento, finanziamento da parte del CIPE della SS 194 per complessivi 815 milioni di euro, promessi, impegnati e garantiti sino a qualche settimana fa. La mia attesa è stata utile ad analizzare il ventaglio, piuttosto ricco, di opinioni che si è alzato da parte delle istituzioni pubbliche e private su questo mancato avvenimento. Devo, con la modestia di cui posso essere capace, rilevare, ifferma Giovanni Avola della CGIL , la ricorrente patologia che assale i nostri parlamentari di riferimento in questa vicenda quando decidono di azionare un tempesta mediatica su una cosa che si deve ancora concretizzare determinando due effetti molto devastanti: non rispondere alle legittime aspettative di una collettività e di chi degnamente li rappresenta e, originare una sfiducia sempre più crescente verso chi avrebbe il compito non di annunciare ma di vigilare e denunciare perché i giusti interessi di un territorio non si realizzano nei tempi e nei modi previsti. Mi è apparsa irridente e al limite del buon senso, per non dire altro, la giustificazione secondo la quale il decreto di finanziamento non sia stato firmato a causa delle condizioni di salute del Presidente del Consiglio costretto a disertare la seduta. E’ stato detto e scritto:“ sono stati firmati solo finanziamenti di progetti urgenti”. Mi chiedo. Quello del raddoppio non lo è ? O il Cipe dopo aver ricevuto la pratica corredata da tutti i visti ha cambiato forse opinione ? Cosa dicono o pensano i sottosegretari siciliani Miccichè e Reina su questa vicenda ? L’obbligo della verità, malgrado moderne scuole di pensiero sembrano escluderlo, dovrebbe stare in cima all’etica della politica. Abbiamo il fondato sospetto che in questa occasione non sia stato così. Come si possono interpretare, infatti, le reazioni stizzite, di protagonisti e sodali, alle legittime preoccupazioni esternate dal Sindaco di Ragusa, Di Pasquale e dal Presidente della Provincia, Antoci ? Detto questo siamo dell’idea che, nell’attesa che dai Palazzi romani arrivino buone nuove, è necessaria una forte e decisa mobilitazione utile a creare un movimento di opinione su questa vicenda. Il Presidente della provincia regionale di Ragusa, di cui apprezzo moderazione e fermezza di opinione, coordini questa sorta lega di interessi pro – raddoppio superstrada Ragusa – Catania convocando una riunione ad hoc perché la voce di questo territorio possa elevarsi alta e forte su un tema vitale per lo sviluppo e le ricadute economiche di questa provincia. Qui non ci sono in gioco partite di opinioni, ma il futuro della nostra collettività. Riteniamo che le parole e le polemiche debbano fare posto alle azioni concrete. Quella di farsi sentire è la prima tra queste e la CGIL sarà, come sempre, della partita.
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