Con una cartolina a Mattarella, il sindacato di polizia ibleo protesta

cartolina mattarella

Lo sciopero della fame attuato dallo scorso 21 gennaio dal segretario generale nazionale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) Gianni Tonelli,va al di là della questione del collega quadro sindacale del Sap, in servizio al commissariato Vescovio-Roma, che, solo per aver denunciato la verità (inefficienza delle dotazioni, pochi mezzi e condizioni lavorative dei poliziotti)

in Tv nella trasmissione «Ballarò», è stato sospeso dal servizio”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Pascali, segretario provinciale del Sap Ragusa. “Le ragioni che hanno predisposto tale atto estremo – scrive Pascali – sono molteplici e rappresentano l’atto finale di una campagna fortissima che il Sap ha intrapreso ormai da tempo, non solo contro una classe politica responsabile dei continui tagli lineari alla sicurezza, ma anche contro gli attuali vertici del Dipartimento della polizia sordi e ciechi rispetto alle problematiche che hanno portato a questo stato di mobilitazione. Diciamo con fermezza basta – prosegue Pascali – alle ritorsioni finalizzate a zittire chi ha il coraggio di denunciare la verità su un dipartimento della pubblica sicurezza che costringe i suoi uomini a lavorare con mezzi e strutture inadeguati che non garantiscono la loro sicurezza e quella dei cittadini. Basta ad una politica ed un ministro dell’interno che con i tagli effettuati sulla spesa pubblica hanno debilitato la reale funzionalità dell’apparato sicurezza del paese, mostrando totale indifferenza nei riguardi dei legittimi diritti dei poliziotti. Basta – aggiunge Pascali – alla gestione disastrosa del personale con la cronica mancanza di organico, personale scarsamente addestrato e concorsi interni bloccati.

Così la segreteria provinciale del Sap di Ragusa, perfettamente in linea con la protesta di Tonelli e della segreteria nazionale, insieme a tutte le strutture sindacali regionali e provinciali del Sap, porterà avanti l’iniziativa per la sottoscrizione di cartoline, da parte dei colleghi, sindacalizzati e non, da indirizzare al Presidente della Repubblica, al quale si chiederà, nella sua figura di garante, un formale intervento sulle problematiche che stanno attanagliando l’apparato sicurezza e che puntualmente vengono censurate, e soprattutto per attestare che questa del Sap è una battaglia per la brava gente che ha bisogno e diritto alla sicurezza. Altra finalità dell’appello rivolto al Presidente Mattarella – conclude Pascali – sarà quella di cercare di porre fine a questa indifferenza politica verso i problemi dei poliziotti che inevitabilmente si ripercuotono, in tema di insicurezza, su tutta la società, e, le cronache quotidiane purtroppo, da tempo, ci danno ragione».

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