Royalties. Dipasquale-Abbate-Dipasquale-Abbate. Ignazio: “Caro Nello, grazie delle spiegazioni ma ora una lezione te la faccio io”

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E’ scontro aperto su chi ne sa di più sulle royalties tra l’on. Nello Dipasquale e il sindaco di Modica. E’ scontro di comunicati con lezioni dall’una e dall’altra parte. Intanto spieghiamo con un esempio cosa sono le royalty. Le compagnie petrolifere che estraggono idrocarburi in Italia devono versare allo Stato il valore di una quota percentuale del greggio o gas estratto (aliquota di prodotto), chiamato comunemente royalty.
Dal 2010 per le estrazioni in terraferma è applicata un’aliquota royalty del 10% sulle quantità di petrolio e gas estratti mentre per le estrazioni offshore. Le royalties si differenziano dal 2012 in due aliquote: 10% sulla quantità di gas naturale estratto e 7% sul petrolio. Le somme incassate dallo Stato vengono in seguito distribuite tra le Regioni e i Comuni interessati dalle attività di estrazione degli idrocarburi seguendo specifiche direttive comprese nel decreto legislativo n.625/1996, nelle leggi n.140/1999, n.99/2009 e n.134/2012.
Veniamo ora alla replica del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, al parlamentare regionale ragusa che da sabato sera si stanno dando battaglia. “Non capisco il motivo di tanto nervosismo , su un argomento che dovrebbe farci tutti rallegrare – scrive in una nota il primo cittadino-. Ho saputo che in commissione bilancio ci sono stati momenti di alta tensione, che non ti hanno visto coinvolto ma che probabilmente ti hanno lasciato con l’adrenalina ancora in corpo. Ti ringrazio per le spiegazioni sulla differenza tra Governo nazionale e regionale. Ma a questo punto voglio spiegarti io una cosa. Le perforazioni petrolifere si dividono in due categorie: di terra e di mare. Mentre le prime sono di pertinenza della Regione, le altre sono controllate dal Governo nazionale. Quindi, come vedi, l’argomento trivellazioni non riguarda solo la Regione. Se hai la possibilità di farti mostrare dall’Onorevole Vinciullo la lista di chiamate sul suo cellulare, troverai una chiamata da Roma dello scorso 20 gennaio. Era del viceministro Vicari che con me davanti, senza la carbonara cui accennavi tu, discuteva con il presidente della Commissione Bilancio proprio della spartizione delle Royalties. A me non interessa prendere nessun merito. Non avevo i poteri per mettere la firma su quell’emendamento ma potevo solo impegnarmi al massimo con riunioni e colloqui privati con chi il potere decisionale ce l’ha. Se fai una rapida ricerca su Google, noterai che l’anno scorso sollevai la questione royalties e molti mi presero per un folle visionario. Da allora, ogni volta che ne ho avuto occasione, ho perorato questa causa. Per questo considero la tua firma, per la quale ti ringrazio e ringrazio l’onorevole Vinciullo, anche un pò mia, un po’ del sindaco di Ispica, di quello di Pozzallo e di tutti i sindaci degli altri comuni che ne beneficeranno. Ragionando in un’ottica comprensoriale e non comunale, come giustamente tu fai notare, semmai mi rammarico per i fondi persi dalla Legge su Ibla. Purtroppo il nostro libero consorzio perderà nel complesso 2,5 milioni di euro visto che i fondi per Ibla verranno presi dal 70% delle royalties rimanenti a Ragusa. Spero che questo non vada ad intaccare una delle perle del barocco che tanto lustro porta al nostro territorio”.

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