RAGUSA. SI DESTINA UNA PARTE DELLE ROYALTIES AGLI ALTRI COMUNI PER FINANZIARE LA LEGGE SU IBLA: QUAL E’ IL SENSO?

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“Qual è il senso di togliere una parte delle royalties alla città di Ragusa, destinandole agli altri comuni del Libero consorzio, per permettere di tenere in vita la Legge su Ibla?”. È l’interrogativo che si pone il portavoce del Laboratorio 2.0 di Ragusa, Sonia Migliore, rispetto all’approvazione dell’emendamento in commissione Bilancio, a Palermo.

“Se è vero – prosegue Sonia Migliore – che non c’erano più le condizioni per finanziare la 61/81 e che con questo atto si è voluta assicurare la sopravvivenza della legge stessa, assicurando 5 milioni di euro l’anno, perché con le royalties che toccano di diritto alla città di Ragusa, in quanto le perforazioni avvengono nel nostro territorio che subisce le perforazioni, si vanno a rimpinguare le casse degli altri comuni? Non capiamo davvero il nesso tra l’una e l’altra cosa, anzi una ragione la troviamo, e sa tanto di mossa elettorale in un momento nel quale le elezioni sono ancora lontane. Tutto questo per la nostra città è una grave perdita. Ricordiamo, tra l’altro, che proprio come Lab. 2.0 avevamo presentato un atto di indirizzo sull’uso delle royalties che fissavano delle percentuali di spesa da dedicare a interventi per bonifica ambientale, per efficientamento energetico, per il sostegno alle imprese. Una proposta di indirizzo che era stata elaborata perché è giusto disciplinare le royalties per evitare gli scempi fatti da Piccitto e dal suo assessore al Bilancio, ma questa fatta a Palermo è un’autentica regalia”. Sonia Migliore, quindi, si pone un secondo interrogativo: “A questo punto, dato che la legge su Ibla sarà, di fatto, autofinanziata, il Comune di Ragusa potrà approvare un proprio regolamento sull’utilizzo di tali fondi e non, per esempio, sullo schema che voleva la destinazione dell’80% su Ibla ed il 20% per il centro storico di Ragusa superiore?”

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