La crisi comparto agricolo in provincia di Ragusa. L’Unsic di Modica a difesa del settore

Il comparto agricolo zootecnico Siciliano sta attraversando, già da più di un anno, un momento di grave crisi economica, sia il comparto del latte, che quello della carne, soffrendo ormai l’ inaccessibile costo delle materie prime e dei costi di gestione. L’ attuale ricavo dato dal prezzo bassissimo alla stalla sia della carne che soprattutto del latte, non riesce a coprire i costi di produzione causando gravi perdite alle aziende, ormai con i conti sempre più in rosso. “L’ente Regione – dice il presidente dell’Unsic di Modica, Ignazio Abbate – potrebbe intervenire con provvedimenti legislativi sia sul fronte dell’ abbattimenti dei costi che sostenendo i ricavi delle aziende. Si potrebbe, ad esempio, integrare il prezzo del latte erogando un contributo unitario (al litro), come incentivo alla promozione del latte, di qualità, siciliano, direttamente al produttore; si potrebbero regolare i sempre più impazziti mercati delle materie prime e abbattere i costi degli enti locali sulle bollette energetiche; inoltre si chiede al referente del settore agricolo alla Regione di inserire nella nuova finanziaria regionale una voce a favore del comparto agricolo per risollevare la spina dorsale dell’ economia siciliana”. Sono questi solo alcuni degli interventi che, secondo l’organizzazione di categoria, si potrebbero attuare per la ripresa del settore agricolo. “Il governo nazionale oltre a non sostenere – aggiunge Abbate – lo penalizza pure basti vedere l’ approvazione dell’ ultima ripartizione della extra quota latte, assegnata interamente alla regione padana”. Le aziende zootecniche iblee sono più di 1500 e chiedono un intervento deciso e risolutivo alla Regione Siciliana per scongiurare una altresì chiusura delle attività.

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