Modica. La preghiera per la città questo mese a Frigintini venerdì 26 alle ore 18 Perché si accresca la premura per gli ammalati …

Crisci ranni

«Nella sollecitudine di Maria a Cana si rispecchia la tenerezza di Dio. E quella stessa tenerezza si fa presente nella vita di tante persone che si trovano accanto ai malati e sanno coglierne i bisogni, anche quelli più impercettibili, perché guardano con occhi pieni di amore». Quanto scrive Papa Francesco nel Messaggio per la giornata dell’ammalato 2016 ispira la preghiera per la città che questo mese è dedicata agli ammalati e a quanti hanno cura di loro e si sposta

da Crisci ranni nella chiesa parrocchiale di Frigintini. Come le altre volte si inizierà alle 18 con la celebrazione dell’eucaristia, concelebrata dagli assistenti della Caritas diocesana (don Manlio Savarino, don Paolo Catinello) e dal parroco don Sergio Boccadifuoco, e si continuerà con l’adorazione eucaristica fino alle 19,30. Durante l’adorazione si porteranno davanti al Signore le cure per gli ammalati che coinvolgono infermieri, medici, volontari, familiari. Collocata in una parrocchia, la preghiera per gli ammalati ricorda che il primo luogo di cura sono le nostre case, che l’ammalato deve poter anzitutto avere la possibilità di cure che lo lascino nel proprio ambiente, ma anche che i luoghi di cura devono assomigliare alle case: si è parlato in questi giorni di hospice e ci sembra molto positivo e saggio che sia rimasto nella struttura adatta per poter creare ambienti a misura di casa per chi vive una malattia degenerativa o è alla fine della sua vita. Soprattutto è importante la premura, è importante che si curi la malattia e si onori sempre il malato, che la città sia attenta alle sue membra più deboli. Per questo nell’eucaristia si ritrova la fonte e la logica con cui i cristiani abitano la città e con cui chiedono che la nostra città sia sempre a misura di sguardo. Nella quaresima, nel giubileo della misericordia la preghiera per gli ammalati diventa anche invocazione perché il Signore nella malattia accresca la fede perché – come scrive sempre papa Francesco – «nelle situazioni di malattia, la fede in Dio è, da una parte, messa alla prova, ma nello stesso tempo rivela tutta la sua potenzialità positiva. Non perché la fede faccia sparire la malattia, il dolore, o le domande che ne derivano; ma perché offre una chiave con cui possiamo scoprire il senso più profondo di ciò che stiamo vivendo; una chiave che ci aiuta a vedere come la malattia può essere la via per arrivare ad una più stretta vicinanza con Gesù, che cammina al nostro fianco, caricato della Croce».

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa