Processo falsi invalidi. Ragusa, abbreviato per Minardo e Leontini e non luogo a procedere per gli altri 70 imputati

leontini-minardo

Colpo di scena nel processo in udienza preliminare sui falsi invalidi: il pm Giulia Bisello ha avanzato al gup Claudio Maggioni richiesta di non luogo a procedere per circa 70 imputati nel processo che vede imputati politici ed ex politici, medici e falsi invalidi. Richiesto, invece, il rinvio a giudizio per gli ex parlamentari regionali Riccardo Minardo e Innocenzo Leontini. Se la richiesta di non luogo a procedere dovesse essere accolta,

il processo proseguirebbe quindi solo per meno della metà degli odierni imputati, che allo stato sono poco più di un centinaio. L’accusa più pesante è quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’Inps. La richiesta di non luogo a procedere avanzata dalla Bisello è motivata in primis dalla impossibilità a determinare il presunto vantaggio patrimoniale che sarebbe stato percepito dai falsi invalidi. Inoltre mancherebbe il nesso tra politici, medici e falsi invalidi in riferimento ai vantaggi che sarebbero illecitamente stati conseguiti, ciascuno per il proprio ruolo, in relazione al presunto “aggiustamento” delle graduatorie per scavalcare gli aventi diritto nell’attribuzione dei punteggi per la pensione di invalidità o comunque per salire in graduatoria ed ottenere benefici alternativi. Ultimo, ma non ultimo, incombe sul procedimento la prescrizione per alcuni reati, i cui termini di punibilità sono già abbondantemente spirati, visto che le indagini della guardia di finanza nell’ambito dell’operazione “Guido Tersilli” fanno riferimento pure a presunti episodi verificatisi addirittura nel 2004. Tutte queste argomentazioni sono state illustrate dal pm Bisello nella sua requisitoria, conclusasi quindi con la richiesta di non luogo a procedere per oltre la metà degli imputati. Il gup non deciderà subito, visto che seguiranno nelle prossime udienze le discussioni delle parti che non avevano a suo tempo richiesto il rito alternativo, come ad esempio fecero invece gli ex politici Innocenzo Leontini e Riccardo Minardo, che optarono per il giudizio abbreviato. Secondo gli inquirenti, Minardo e Leontini avrebbero cercato di facilitare l´iter dei richiedenti l´invalidità “Allo scopo – si legge nel faldone d’indagine – di ottenere consenso politico elettorale, mentre i componenti le commissioni o i dipendenti pubblici coinvolti miravano ad incarichi di rilievo nell´ambito della pubblica amministrazione e dell´azienda di Ragusa”. Per quanto riguarda la posizione processuale del Minardo, già nella precedente udienza il giudice aveva disposto la inutilizzabili delle intercettazioni a suo carico e della consulenza effettuata su incarico della procura ed in base alla quale sarebbero risultate delle percentuali di invalidità “gonfiate” rispetto a quelle realmente attribuite, in quanto la stessa sarebbe stata depositata ben oltre il termine di chiusura delle indagini preliminari. Il giudice aveva deciso per la inutilizzabilità della consulenza anche per l’imputata Salvatrice Cuppoletta, accusata di rivelazione di segreto d’ufficio, per la quale oggi è stata formulata richiesta di rinvio a giudizio. Per Leontini invece un supplemento di deposito di atti per determinare le sue reali responsabilità in merito ai fatti contestati era stato chiesto ed ottenuto dal suo difensore di fiducia Salvatore Campanella. Il collegio difensivo è tra gli altri composto dagli avvocati Enrico Platania, Enrico Maria Belgiorno, Gaspare Abbate, Gianluca Gulino, Francesco Giardina, Michele Sbezzi e Carmelo Scarso.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa