RAGUSA. Tornano le perforazioni petrolifere

Le trivelle, pare, possano tornare a campeggiare sull’altopiano ibleo. Lo sostiene il capogruppo consiliare al Comune dell’Idv, Salvo Martorana, secondo il quale «una compagnia italiana, famosa nel mondo per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi, starebbe iniziando a perforare il sottosuolo delle nostre campagne per l’estrazione del petrolio». Il consigliere d’opposizione non nasconde la sua preoccupazione, anche perché il suo partito è sempre stato contrario, in assenza di pianificazione legislativa regionale, ad interventi certamente meno invasivi, come quelli eolici e persino del fotovoltaico. Quantomeno del fotovoltaico industriale che sta mettendo radici in contrada Mendolilli. Figurarsi un po’ per le trivelle! Salvatore Martorana indica anche il sito delle ricerche: è sulla provinciale Ragusa-Santa Croce Camerina, tra i chilometri 10 e 12, che una società petrolifera, dopo accurate introspezioni geologiche e carotaggi esplorativi, ha concentrato la propria attenzione, avendo scoperto, per quel che è dato sapere, la presenza di un ricco giacimento di idrocarburi e per di più a profondità non elevate. Secondo il consigliere di centrosinistra, addirittura, è stato già siglato l’accordo con i proprietari dei terreni e la compagnia inizierà le trivellazioni all’inizio del nuovo anno. Questa la premessa che fonda l’articolata interrogazione urgente che Martorana ha presentato all’assessore al Territorio, Giancarlo Migliorisi, ed al sindaco Nello Dipasquale per sapere se la compagnia petrolifera è in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie e se anche il Comune ha rilasciato licenze e autorizzazioni. Martorana vuole anche conoscere le misure intraprese per pervenire ogni possibile inquinamento delle falde acquifere e dei pozzi e come mai il consiglio comunale non sia stato informato della tematica. Si chiede, infine, di sapere se in itinere vi siano altre richieste per fare trivellazioni o estrazione di petrolio o gas.
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