Ivana Castello(Pd)scrive al sindaco di Modica: “Ricorda l’anticipazione di liquidità? I 14 milioni che ha restituito alla Cassa Depositi e prestiti………..?

ivana castello

“Ed eccomi qua, carissimo sindaco. Sono Ivana Castello, la collega del Partito democratico. Le ho scritto qualche giorno fa e già sento il bisogno di riscriverLe. Ricorda l’anticipazione di liquidità? I quattordici milioni che ha restituito alla Cassa Depositi e prestiti per non averne trovato, così disse, i creditori? Quella frase, ripetuta in giro, fece un po’ sorridere.

Lei cercava i creditori coi soldi in mano e loro, appena la vedevano all’orizzonte, fuggivano come saette. Erano sicuramente degli amici quelli”. Il consigliere comunale Castello torna alla carica con una nota che, come si evince, si apre con toni sarcastici e poi prosegue. “Chiunque si sarebbe presentato con l’ufficiale giudiziario ma loro, sì, fuggivano. Sembra, se stiamo al Suo gentile racconto, che la crisi si stia capovolgendo: una crisi al contrario. Alla fine quei soldi fu costretto a restituirli alla Cassa Depositi e Prestiti e lo ha fatto il 31 dicembre 2015. La Cassa gentilmente ha voluto tranquillizzarla e ne ha accusato la ricezione con lettera del 27 gennaio, che Lei ha ricevuto e protocollato il giorno successivo: il 28, con protocollo n. 4915. Le dicono anche il calcolo degli interessi maturati tra il 1° giugno 2015 e il 4 gennaio 2016: fanno 181.893,77 euro. Ad essi vanno aggiunti altri 612 euro a titolo di interessi sugli interessi maturati, perché Le concedono di pagare l’intero importo entro un mese e sei giorni; per esattezza, il 10 febbraio. In somma, sino al 10 febbraio abbiamo pagato il pedaggio; se, però, ritardasse dovremmo pagare altri interessi sugli interessi. Lei i soldi richiesti li ha pagati? A me pare di no. Ho visionato alcuni atti contabili e mi sono resa conto che se l’è scordato. Ora glielo ricordo, mi sono detta, così ho l’occasione di sentirlo. In fin dei conti non avrei mai pensato che io e Lei avremmo avuto rapporti professionali così intensi. Ma credo faccia piacere anche a Lei. Glielo annoto staccandolo dal precedente e dal successivo testo:

Il Comune deve pagare, per contratto, gli interessi maturati dal 1° giugno 2015 al 4 gennaio 2016: sono 181.893,77 euro; ad essi vanno aggiunti altri 612 euro, perché ci è stato concesso di pagarli entro le 24 del 10 febbraio, sempre del 2016. L’importo complessivo fa 182.505,83 euro. Ora, considerato che la data è passata senza che Lei abbia potuto effettuare il pagamento, dovrebbe fissare una nuova data, farsi calcolare gli ulteriori interessi sugli interessi già maturati al 10 febbraio e, soldi alla mano, saldare. Sennò il debito comunale anziché diminuire aumenta. Quando intende effettuarlo? Questa è una prima domanda che non posso non farLe. Più che altro per ricordarLe questo un po’ sporco meccanismo degli interessi che producono altri interessi.

La Cassa Depositi e Prestiti, poi, Le rimarca che la lettera va intesa quale addendum del contratto di anticipazione, per ricordare che la somma presa a prestito, sorvoli sulle mie imprecisioni verbali, si riduce di 14 milioni circa per la loro avvenuta restituzione. Anche se su questo punto non riesco a darmi pace. Perché mi martella in testa, senza sosta, una domanda: avevamo in mano 14 milioni di euro: potevamo servircene per pagare i debiti a tanta gente che aspetta i soldi come la manna di biblica memoria, e Lei li restituisce. Le domando e lei me ne deve scusare, ma non Le sembra ridicolo aver restituito la somma, adducendo che non aveva potuto rintracciare i creditori, quando oggi, proprio i creditori, stanno rintracciando Lei per ingiungerLe, anche attraverso lo strumento del commissario d’impulso giudiziale, di pagare quanto ha sin ora omesso? Vorrei conoscere qual è il saldo definitivo di questa Sua operazione: quanti voti ha guadagnato, se ne ha guadagnati, da un lato trattenendo la somma in banca ma, dall’altro, scontentando i legittimi creditori? E quelli scontentati appartengono tutti alla provincia iblea o, in massima parte, sono di altre province?
La presente sia discussa tra le interrogazioni urgenti”.

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