Royalties, ecco tutti i fondi persi dai comuni iblei a causa della soppressione del comma 19 dell’articolo 8 della finanziaria regionale

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L’on. Nello Dipasquale ha diffuso la proiezione dei fondi che si sarebbero resi disponibili per i vari Comuni iblei se fosse passato il suo emendamento sulla ridistribuzione delle royalties in base alla produzione petrolifera del 2015.

“I cittadini dei Comuni iblei dovranno ringraziare il Movimento 5 Stelle, Forza Italia e le altre forze d’opposizione, come qualche franco tiratore, se non riceveranno nemmeno un euro dalle royalties.

Se il mio emendamento fosse passato, su circa 28 milioni di euro ben 24 sarebbero rimasti a Ragusa mentre circa 4 milioni di euro sarebbero stati in quota parte distribuiti nei vari Comuni iblei non sedi di estrazione petrolifera. E’ chiaro che si trattava di risorse non risolutive ma aggiuntive su cui di certo i Comuni non avrebbero sputato in questo momento di crisi per le proprie casse, come invece ha fatto qualcuno inopinatamente. E come si vede, il Comune di Ragusa sarebbe stato in ogni caso tutelato, ricevendo la maggior parte dei fondi, con la possibilità di rifinanziare la legge su Ibla per 5 milioni di euro”.

Secondo la proiezione ottenuta dalla distribuzione delle royalties, ripartiti in base alla popolazione, Vittoria avrebbe ricevuto un milione di euro, Modica 880.000, Comiso 480.000, Scicli 440.000, Pozzallo 320.000, Ispica 260.000, Acate 170.000, Santa Croce 170.000, Chiaramonte Gulfi 130.000, Giarratana, Licodia Eubea e Monterosso 50.000.

“Soldi che dunque non potranno essere destinati ai Comuni iblei a causa dell’egoismo di qualche parlamentare del territorio e ai grillini che contestano i pozzi petroliferi ma hanno voluto che i proventi fossero tutti a beneficio del proprio sindaco, con il contemporaneo risultato di bocciare il rifinanziamento della legge su Ibla che avevo proposto sia nella norma che con altri emendamenti. Ringrazio invece tutti i sindaci e tutti i presidenti dei Consigli comunali iblei che insieme a me, a Palermo, hanno condiviso questa mia proposta, incontrando i capigruppo e vari parlamentari. Purtroppo il comma 19 dell’articolo 8, come avvenuto in verità anche per altri articoli, è finito nel tritacarne del voto segreto che con la complicità di alcuni franchi tiratori, dei 5 Stelle con l’on. Vanessa Ferreri e di Forza Italia con l’on. Giorgio Assenza, ha colpito sia Governo che maggioranza”.

L’on. Dipasquale replica al sindaco di Modica, Ignazio Abbate. “Ha dichiarato che adesso ci penserà lui. Con una dichiarazione del genere non posso che definirlo un grandissimo presuntuoso ed arrogante. Un sindaco che prima, maldestramente, ha pensato di prendersi la paternità della mia stessa iniziativa politica, tirando fuori i nomi di Vinciullo e Vicari, salvo poi, azzittirsi e restare all’angolo. Ora è ricomparso per dire che sarà il prossimo salvatore della patria. Ho grande rispetto dei modicani e della città di Modica, non a caso mi ero mosso per cercare di portare fondi anche in questo Comune, ma con queste dichiarazioni, Abbate è politicamente un pallone gonfiato”.

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